Giovanni Tamburini è il nuovo Presidente del Consorzio della Bonifica Renana al posto del sen. Emilio Rubbi, recentemente scomparso.
Lo ha eletto – all’unanimità – il Consiglio dello storico Consorzio bolognese, che ha chiamato alla vicepresidenza Giuseppe Cazzani, di Medicina, coltivatore diretto. La Deputazione amministrativa del Consorzio è stata poi integrata con l’elezione di Piero Cavrini, di Molinella, direttore del Cica (Consorzio interprovinciale cooperative agricole).
Tamburini, 44 anni, bolognese, laureato in Agraria, imprenditore agricolo, da 10 anni ricopriva la carica di vicepresidente vicario all’interno della Renana. Ha una lunga militanza in Confagricoltura, di cui è stato dirigente locale e nazionale (dal 1996 al 1999 è stato Presidente nazionale dell’Anga, l’organizzazione dei Giovani agricoltori).
A Bologna, nel corso della sua attività professionale, è stato amministratore di Seabo, successivamente membro del Cda di Hera Spa e infine Presidente di Hera Bologna (fino all’aprile scorso). Impegnato nel settore bieticolo-saccarifero, è amministratore del Gruppo CoproB-Italia Zuccheri e recentemente è stato nominato Presidente dell’Unione nazionale degli Industriali dello Zucchero (Unionzucchero) .

Ø LA BONIFICA RENANA
Attiva in provincia di Bologna da quasi un secolo, la Bonifica Renana gestisce un imponente complesso di opere pubbliche di bonifica realizzate allo scopo di regolare le acque di superficie e garantire la sicurezza idraulica delle aree di pianura in destra Reno, di gestire la risorsa idrica a favore di migliaia di imprese agricole, di dare sicurezza idrogeologica all’area collinare e montana. Il Consorzio gestisce un sistema di difesa del territorio costituito da 1200 chilometri di canali, le cui acque sono sollevate da 15 impianti idrovori, con cui si devono fronteggiare frane, erosioni, dissesti che assumono aspetti sempre nuovi anche in conseguenza delle radicali modificazioni nell’uso del suolo registrate soprattutto negli ultimi 40 anni. In montagna il Consorzio gestisce un complesso di oltre 2500 opere di presidio del territorio.