In merito a quanto dichiarato dal ministro Alemanno sul potenziamento della rete irrigua al Nord grazie ai fondi del Piano irriguo nazionale, il presidente dell’Unione Bonifiche Emilia Romagna Emilio Bertolini, intervenendo ieri all’assembla annuale dell’Anbi a Roma, ha detto:
“Onore al ministro che ha mantenuto l’impegno di finanziare i progetti presentati dai Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna – e approvati dalla Regione – per quasi 200 milioni di euro. L’emergenza siccità legata al livello del Po, da cui dipende il 70% degli approvvigionamenti idrici della regione, non è passata, si è soltanto attenuata. Il mese più critico per la richiesta d’acqua, cioè luglio, sta tutto di fronte a noi con tutte le incognite del caso. Va comunque evidenziato che, nonostante le difficoltà, il servizio irriguo – pur ridotto – è stato finora garantito in maniera adeguata ad una delle agricolture più sviluppate del Paese, grazie all’oculata gestione della risorsa idrica praticata dai Consorzi di bonifica della regione.
Coi fondi del Piano irriguo nazionale bisogna quanto prima dare corso ad una serie di interventi strutturali per potenziare i sistemi irrigui e dare sicurezza e tranquillità nella fornitura della risorsa. Bisogna prevedere non più solo il Po come fonte di approvvigionamento esclusiva, ma anche risorse alternative come il recupero delle acque reflue e piccoli bacini e invasi di accumulo. Quanto ai finanziamenti, ci si augura che siano tutti ‘spendibili’, cioè che non ricadano sotto i vincoli del patto di stabilità previsti dalla Finanziaria”.