Anche i Consorzi di bonifica scendono in campo contro i costi alti e crescenti dell’energia, dimostrando concretamente che aggregandosi e innovando si può risparmiare. Lo dimostra l’esperienza positiva del CEA – Consorzio Energia Acque – che ha svolto a Ferrara la propria assemblea di bilancio 2004 e approvato le linee programmatiche per il 2005.
Al CEA aderiscono 37 organismi, di cui 33 Consorzi di Bonifica principalmente nelle regioni Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Lazio e Puglia.
Il presidente CEA, Rodolfo Milanesi, pure presidente del Consorzio 2° Circondario di Ferrara, ha dato conto dei positivi risultati di bilancio: consumi aggregati per 165 milioni di Kwh corrispondenti ad una “bolletta” di oltre 20 milioni di Euro; risparmi ottenuti per oltre 2,6 milioni di € pari all’ 11% del costo complessivo della bolletta energetica; punte di risparmio del 21% per i consorzi di irrigazione; contratto con il fornitore di energia elettrica tarato sulle esigenze dei Consorzi di Bonifica con semplificazione della struttura tariffaria in due fasce: picco e fuori picco (corrispondenti al periodo diurno e notturno).
“Mi preme sottolineare – spiega Milanesi – i vantaggi concreti che i consorziati traggono dall’adesione al CEA, in particolare la fornitura di energia a prezzi fissi per 12 mesi, che hanno messo al riparo da aumenti avvenuti in corso d’anno che hanno colpito tutti gli altri utilizzatori. Il CEA opera con costi di funzionamento ridotti al minimo, grazie ad una organizzazione flessibile della struttura operativa”.
Circa le prospettive per l’anno 2005, si prevedono costi energetici in crescita di circa il 6% per i consorziati, ma comunque inferiori al trend generale del caro-energia che si valuta in crescita di oltre il 15%. “Il CEA – dice Milanesi – garantisce così un buon margine di risparmio, non inferiore al 9%”. Una attività innovativa proseguirà nel 2005 in via sperimentale: la commercializzazione delle quote di autoproduzione di energia elettrica di alcuni Consorziati, magari esplorando la possibilità di consumo all’interno del CEA della quantità di energia autoprodotta e, se questa ipotesi non fosse praticabile per motivi tecnico-economici, perfezionare le modalità di cessione della stessa sul mercato.
Il CEA si propone come consulente globale in tema di energia per i propri consorziati, ed anche come “certificatore”della correttezza della fatturazione energetica (che è di difficile lettura anche per gli addetti ai lavori).
“A fronte di costi energetici in continua ascesa – conclude il presidente Milanesi – è indispensabile investire concretamente in strutture e formazione professionale del personale, e puntare su strumenti nuovi come le tariffe notturne, che possono consentire economie ben superiori al 30% del costo energetico. Gli impianti idrovori vanno ‘tarati’ in modo da privilegiare i periodi più economici; il personale va sensibilizzato alle problematiche energetiche e gli utenti vanno informati sui vantaggi dell’irrigazione notturna”.