Il rinvio in Commissione a sorpresa del Progetto di legge “Riordino del sistema di sicurezza territoriale. Difesa del suolo, della costa e bonifica–risorse idriche”, ancor prima della convocazione dell’ultima seduta del Consiglio regionale, crea “sconcerto e sorpresa”. Lo afferma Enrico Santini, presidente del CER-Canale Emiliano Romagnolo e membro del Consiglio direttivo dell’Unione Bonifiche Emilia Romagna. “Per quanto ci risulta, esistevano i margini e le condizioni per una mediazione tra maggioranza e opposizione che consentisse di giungere all’approvazione di una legge fondamentale per il sistema della sicurezza territoriale della regione e per il mondo della bonifica, affrontati per la prima volta in un’ottica integrata onde soddisfare le esigenze di difesa territoriale, salvaguardia ambientale e uso razionale delle risorse idriche”.
“Un provvedimento atteso da almeno dieci anni, certamente perfettibile – aggiunge Santini – ma che pone e rappresenta istanze fondamentali per la nostra regione, su cui davvero non dovrebbero essere ammessi ritardi o proroghe. Invece, lo slittamento pressoché certo alla prossima legislatura regionale vanifica un lavoro importante, e rinvia per l’ennesima volta la definizione di un assetto compiuto, non solo per la bonifica ma per la complessiva attività di messa in sicurezza del nostro territorio”.