Per combattere la carenza d’acqua nelle aree pedecollinari della nostra provincia, vocate alla vitivinicoltura di qualità, il futuro è nei sistemi di irrigazione a goccia. L’indicazione è emersa dal convegno “Prospettive ed esperienze di risparmio idrico in viticoltura”, promosso dal Consorzio di bonifica Bentivoglio-Enza in collaborazione con il Consorzio di tutela dei vini Doc reggiani nel castello di Bianello. Al termine del convegno, si è svolta una visita guidata agli impianti irrigui dell’Azienda vitivinicola Venturini-Baldini di Quattro Castella.
La viticoltura reggiana si caratterizza per una maggiore produttività della pianura rispetto alla prima collina, e l’uso dell’acqua è sempre più il fattore strategico che condiziona la qualità del prodotto. Ma sul futuro della viticoltura reggiana incombe una doppia incognita: l’emergenza idrica degli ultimi anni e una gamma di tecniche irrigue non sempre ispirate al risparmio e all’uso razionale della risorsa. Il convegno, grazie al contributo di tecnici e studiosi, ha indicato chiaramente le direzioni su cui indirizzare i futuri impegni ed azioni dei viticoltori, della ricerca e del mondo istituzionale. La prima strada da seguire vede nei sistemi d’irrigazione a goccia la tecnologia idonea al perseguimento di una viticoltura di qualità sia per la sua versatilità d’uso, in quanto è possibile applicarla sia in ambienti di pianura che collinari, che per il suo basso consumo d’acqua, che la rende idonea nelle realtà in cui la disponibilità d’acqua non è abbondante.
La seconda indicazione emersa – che si integra pienamente con la prima – è la necessità di estendere l’irrigazione a goccia proprio nell’area pedecollinare, dove la carenza d’acqua è il limite maggiore allo sviluppo di una viticoltura di qualità. Un esempio concreto della validità di questa tecnologia si è visto nell’Azienda Venturini-Baldini, che si è dotata di un sistema irriguo a goccia esteso a tutti gli impianti di vigneto grazie alla presenza in azienda di bacini di raccolta dell’acqua meteorica. L’impianto, progettato dal Consorzio Bentivoglio-Enza e, unico nell’area emiliana, finanziato per un 70% sull’asse 3 (misura 3q) del Piano di sviluppo rurale della Regione, ha dimostrato efficacia e funzionalità al punto che l’assessorato provinciale all’Agricoltura di Reggio Emilia ha previsto che nelle prossime annualità del Piano rurale sia previsto un rafforzamento finanziario di tale azione che potrà sostenere una domanda d’interventi già emersa nel corso dello stesso convegno.
Tecnici del Consorzio di bonifica e del Cer (Canale Emiliano Romagnolo) hanno confermato l’efficienza delle tecnologie oggi sul mercato dei sistemi irrigui a goccia, di cui si può prevedere un’espansione nei prossimi anni proprio nell’area pedecollinare grazie anche ai servizi di consulenza che le aziende vitivinicole possono ricevere sia dai tecnici dei Consorzi di tutela, dei Consorzi di bonifica e del Servizio agronomico del Cer.

Ulteriori Info: Consorzio Tel. 0522-828147