Sono entrate in funzione sul Po a Stellata di Bondeno le 4 grandi idrovore realizzate dal Consorzio della Bonifica di Burana (Modena) per garantire la derivazione di acqua dal fiume anche in caso di ‘magre’ eccezionali come quella dell’estate 2003. E’ il nuovo impianto ‘Sussidiario Pilastresi’ inaugurato ieri mattina dal ministro per i Rapporti col Parlamento on. Carlo Giovanardi al termine di un convegno su ‘Ingegno idraulico tra passato e futuro’ che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alla Difesa del suolo Marioluigi Bruschini, del direttore generale del Ministero delle Politiche agricole e forestali Giuseppe Serino, del direttore generale dell’Associazione nazionale Bonifiche Anna Maria Martuccelli, del sindaco di Bondeno Davide Verri, del presidente e del direttore generale del Consorzio di Burana Elio Molinari e Gianni Chiarelli, del presidente del Consorzio generale di bonifica di Ferrara Alberto Sartori.
Il nuovo impianto è stato costruito per affiancare le idrovore dell’impianto principale Pilastresi, definito a suo tempo “il più importante manufatto idraulico europeo per la duplicità delle funzioni di scolo e di derivazione”. L’abbassamento dell’alveo del fiume Po e fenomeni climatici estremi (non ultima la siccità del 2003 che ha provocato una magra eccezionale del fiume) hanno negli ultimi anni reso sempre più difficoltosa la derivazione d’acqua dall’impianto Pilastresi per approvvigionare le attività agricole, agricolo-industriali e ambientali relative al territorio di oltre 150.000 ettari ricadente nella parte orientale della provincia di Ferrara.
L’opera, interamente finanziata dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per un valore di oltre 3.300.000 euro, sarà di supporto alla derivazione delle idrovore dell’impianto principale Pilastresi anche quando gli eventi di magra del Po renderanno necessario il pescaggio a quote particolarmente basse delle acque del fiume. Ma non solo: la nuova struttura dotata di 4 elettropompe sommergibili per una portata idrica complessiva superiore ai 12 mc/s, entrerà in funzione anche per integrare la derivazione dell’impianto principale rendendo più aderente all’effettiva richiesta l’erogazione d’acqua e quindi ottimizzare la resa delle idrovore.
Con l’entrata in funzione del nuovo impianto si è realizzato anche il pieno recupero funzionale di canali e manufatti idraulici di notevole importanza per la storia della attività di bonifica di Burana in particolare le Chiaviche Antiche Pilastresi che risalgono alla fine del XVI secolo progettate dall’Aleotti, e la Chiavica Nuova di derivazione a Po costruita all’inizio del XX secolo.