Con l’inaugurazione, avvenuta sabato, della nuova Cassa di espansione di Alfonsine, opera di difesa idraulica e insieme parco pubblico, si sono aperte le iniziative del Consorzio della Romagna Occidentale per la Settimana nazionale della Bonifica, in svolgimento (15-23 maggio) in 7 regioni italiane (Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Sardegna). La Settimana permetterà a cittadini, giovani ed organismi istituzionali di entrare in contatto con la realtà della bonifica e l’attività dei Consorzi, per conoscere gli strumenti e le risorse utilizzate, nonché i risultati raggiunti nel processo di difesa del territorio, di tutela dell’ambiente e di distribuzione delle risorse idriche per l’agricoltura e per gli usi plurimi. In particolare, il Consorzio della Romagna Occidentale ha previsto una serie di visite guidate, la maggior parte delle quali in provincia di Ravenna. Di seguito il programma.

Visita Cassa di espansione di Alfonsine e Idrovora Tratturo. Il Consorzio ha organizzato visite guidate alla nuova cassa d’espansione di Alfonsine, da effettuare insieme ad un’altra importante opera, l’Idrovora Tratturo, situata nel medesimo comune. Il luogo di ritrovo per le visite sarà all’ingresso della Cassa, cui si accede dalla SS 16, nel tratto tra le vie Stroppata e Valeria, ad Alfonsine (Ravenna). Gli orari saranno: martedì 18 e giovedì 20 maggio, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30; i sabati 15 e 22 maggio, dalle 9 alle 12.30. Si dovrà preventivamente prenotare la visita per telefono allo 0545-909511 o al 348-3513012.

Visite opere irrigazione. Saranno poi aperti al pubblico gli impianti irrigui del Santerno-Senio 1 e 2. La centrale di pompaggio del Santerno-Senio preleva acqua dal Canale Emiliano Romagnolo e la distribuisce in pressione, attraverso condotte interrate, nei due distretti agricoli di Bagnara e Barbiano e nella parte finora realizzata dei due successivi distretti San Mauro e Felisio, a vantaggio di centinaia di aziende agricole. Le visite – che devono anche qui essere prenotate per telefono allo 0545-909511 oppure al 348-5165143 – prevedono i seguenti orari: martedì 18 e giovedì 20 maggio, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30; sabato 22 maggio, dalle 9 alle 12.30. Il ritrovo è presso la centrale di pompaggio del Santerno-Senio 1, in via Rio Fantino (località Villa San Martino – comune di Lugo).

Visite invasi collinari ed impianti irrigui. Nel distretto montano sono infine previste visite ad una serie di invasi collinari. Si tratta degli impianti irrigui Rio Nave (Casola Valsenio) e Rio Ebola (Brisighella), in provincia di Ravenna; Casale-Salato (Casalfiumanese), in provincia di Bologna; Rio Merle (Modigliana), in provincia di Forlì-Cesena. Il ritrovo è presso la sede del distretto montano del Consorzio, in via Castellani 26, a Faenza (RA). Gli orari sono da lunedì 17 a venerdì 21 maggio, dalle ore 15 alle 18, e sabato 22 maggio, dalle ore 9 alle12.30. Anche qui è necessaria la prenotazione telefonica allo 0546-21372.
IL CONSORZIO DELLA ROMAGNA OCCIDENTALE
Il Consorzio gestisce quasi 200.000 ettari di territorio, diviso fra due regioni (Emilia-Romagna e Toscana) e cinque province (Ravenna, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Firenze), garantendo manutenzione ed esercizio di circa 900 km di canali, 1000 manufatti e chiaviche in pianura e 5000 opere montane; attualmente controlla 15 impianti idrovori della portata complessiva di 31 metri cubi al secondo con una potenza installata di 1974 kilowatt. Il Consorzio si occupa di bonifica idraulica (cioè regimazione e smaltimento delle acque in eccesso) e di irrigazione. Nel comprensorio consortile di pianura cadono mediamente ogni anno 600 millimetri di pioggia, che si traducono in un volume d’acqua da smaltire pari a 150 milioni di metri cubi. Un 12 per cento circa, pari a 18 milioni di metri cubi, deve essere sollevato meccanicamente mediante impianti idrovori. L’onere della gestione di una rete così imponente di opere a tutela del territorio, degli insediamenti civili e produttivi ricade quasi interamente (per un ammontare annuo dell’ordine di 8 milioni di euro) sulle spalle dei contribuenti privati consorziati; il contributo pubblico sulla spesa corrente non supera attualmente i 100.000 euro.