A chiudere il programma degli appuntamenti organizzati dal Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale per la 25esima edizione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, promossa da ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, ci sarà la presentazione del libro “Romagna selvatica ieri e oggi” (Il Ponte Vecchio, 2025).

Appuntamento lunedì 26 maggio alle ore 20.30 nella Sala dell’Archivio del Consorzio di bonifica, via Manfredi 32 a Lugo, in compagnia del co-autore Massimiliano Costa.

Scritto a quattro mani da Eraldo Baldini e Massimiliano Costa, questa opera originale e documentatissima segna una tappa importante degli studi naturalistici – e non solo – relativi alla Romagna.

Eraldo Baldini non è uno zoologo né uno studioso di scienze naturali, anche se si tratta di temi a cui si interessa da sempre. È uno storico e antropologo culturale: è questa l’ottica con cui conduce le sue ricerche sulla Romagna. Fin da bambino, con passione e curiosità, ha “camminato” questo territorio e le sue aree naturali, e la presenza – che ha visto cambiare nel tempo in termini quantitativi e qualitativi – delle specie animali che ci vivono, o che vi compaiono fugacemente, ha sempre sollecitato in lui la necessità di conoscere e approfondire. Approfondire, innanzitutto, con elementi e testimonianze relative a un passato che vedeva vivere qui orsi, castori, lontre, pellicani, ecc. Queste specie in Romagna non sono più presenti ma, come tutte, hanno lasciato un segno nella memoria e nella “cultura” delle generazioni che le hanno viste e vissute, facendone argomento riscontrabile nel folklore, nel simbolismo, nell’immaginario collettivo, nella trattatistica, nella cronaca, nella leggenda, nel lessico. Così come hanno fatto diverse specie che, a causa dell’evoluzione dell’ambiente e soprattutto dell’azione dell’uomo, hanno rischiato di scomparire ma poi hanno trovato il modo di trasformare la resilienza in solido “ritorno” (pensiamo solo al lupo). L’approccio più completo per raccontare la vicenda naturale (e umana) della “Romagna selvatica” deve essere multidisciplinare, usando tutte le fonti e i “ferri del mestiere” relativi a storia, storia naturale, etnografia, antropologia culturale, semiotica, zoologia, scienze ambientali; solo in questo modo impegnativo ma fruttuoso, suggestivo ed efficace, si può dipingere un quadro nuovo e compiuto dell’argomento. Impresa che, accanto all’apporto dello storico, deve dunque vedere quello del naturalista, dello zoologo, dell’esperto di habitat e ambiente. Massimiliano Costa, in questo caso: un esperto a tutto tondo, un professionista e studioso della materia, autore di numerose pubblicazioni in merito, ricco di comprovate competenze, ora Direttore del Parco Regionale del Delta del Po.

La partecipazione alla serata è gratuita.

Per informazioni: tel. 0545 909511, email consorzio@romagnaoccidentale.it.