Consorzio della Romagna in azione con tutto il personale h24. Tutti i mezzi in allerta ed attivi già da ieri. Allagamenti si registrano in alcune zone dove le ingenti precipitazioni, canalizzate nel reticolo consortile, hanno trovato un vero e proprio muro in corrispondenza dello sbocco nell’Adriatico. Servono nuove opere in grado di sopportare la violenza del mutamento climatico.

RAVENNA (6 Febbraio 2015) – L’ondata di maltempo che si sta abbattendo in modo violento sulla Romagna sta mettendo in ginocchio intere comunità, infrastrutture e reti viarie.Le forti piogge associate ad alti livelli di marea, in concomitanza con un forte vento proveniente da Nord-Nord Est, hanno sovraccaricato oltremodo la fitta rete dei canali di bonifica già a partire dalla via Emilia, impedendo così un deflusso costante delle abbondanti e straordinarie precipitazioni cadute in un ristrettissimo lasso di tempo.Straripamenti si sono registrati nelle zone del Canale Via Cupa a Nord, al Fosso Ghiaia al centro, passando per il nodo di Cesenatico sino al canale Mavone Grande a Sud. Il sistema del reticolo consortile ha tenuto bene laddove sono stati eseguiti lavori di rialzo e di potenziamento arginale in tempi utili realizzati dopo all’alluvione del 1996. Questi allagamenti causati perlopiù da un peggioramento repentino delle condizioni climatiche portano sempre di più all’attenzione della collettività la necessità impellente di realizzare al più quelle opere mancanti che potrebbero, se costruite velocemente, mettere in sicurezza il comprensorio: in quest’ottica il nodo idraulico di Cesenatico ne è l’esempio più eclatante.L’urbanizzazione selvaggia e l’assenza di una pianificazione mirata ed equilibrata del territorio, fatta di lavori imprescindibili che da anni il Consorzio della Romagna rimarca con continuità, conduce a situazioni emergenziali che oggi costeranno ai cittadini sette volte di più rispetto ad aver attuato per tempo una pianificazione concertata di opere mirate a realizzare un sostanziale equilibrio sul territorio.“In questi giorni le nostre maestranze – ha commentato il Presidente dell’ente Roberto Brolli – continueranno giorno e notte a svolgere con abnegazione il loro compito di monitoraggio ed intervento laddove la crisi diventa pericolo, ma è al contempo è fondamentale ribadire che le criticità idrauliche sistematicamente segnalate, e nello specifico mi riferisco alla messa in sicurezza di Cesenatico, da anni in attesa di finanziamenti, devo essere al più presto sbloccate”.Resta sul piatto infatti la necessità urgente e prioritaria di finanziare alcuni interventi per un importo complessivo di 2.500.000 Euro a favore del fragile nodo idraulico; interventi apparsi a più riprese in programmi regionali/statali di opere prioritarie, che non hanno mai trovato concreta disponibilità finanziaria.