Roma, 4 ottobre 2023 – “E’ l’estate senza fine di questo 2023 a confermare la necessità di quanto finalmente  sta accadendo in Campania dove, dopo 30 anni, si registrano i primi passi concreti per completare il bacino di Campolattaro, finora privo della derivazione indispensabile a renderlo funzionante”: il positivo commento è di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), di fronte all’avanzamento dell’iter per il completamento di un’infrastruttura idrica a lungo sollecitata ed ora affidato al Commissario del Governo, Attilio Toscano.

I lavori sono nella fase di progettazione esecutiva per poi essere definitivamente avviati. Si tratta della più grande opera idrica, incompiuta in Italia e la  sua ultimazione, voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, costerà 700 milioni di euro: € 500,00 da fondi P.N.R.R. (Piano Nazionale Ripresa Resilienza), F.S.C. (Fondo Sviluppo Coesione) e Fondo Opere Indifferibili, mentre il restante da finanze della Regione Campania.

“Ringraziamo il Ministro, Matteo Salvini, per la volontà dimostrata nel voler concludere l’opera, che consentirà l’utilizzo di circa 100 milioni di metri cubi d’acqua, trattenuti nell’invaso a scopo idropotabile, energetico ed irriguo a servizio di uno dei giacimenti agricoli del Paese. L’invaso di Campolattaro è fondamentale nella strategia per incrementare la resilienza dei territori di fronte alla crisi climatica e che, accanto agli invasi medio-piccoli del Piano Laghetti, vede prioritariamente l’efficientamento delle opere esistenti, che il nostro Piano, presentato nel 2019, indica nel numero di 16 per un investimento complessivo di quasi 452 milioni di euro, capaci di attivare circa 2300 posti di lavoro” aggiunge il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano.

Nel frattempo, prosegue la costante azione sistemica dei Consorzi di bonifica lungo la Penisola.

In Umbria è iniziato l’ampliamento dell’invaso in località Vallantica, nel comune di San Gemini: come per la vasca di Quadrelletto, inaugurata nello scorso Giugno, sarà raddoppiata la capacità, che raggiungerà i 5.000 metri cubi; i lavori termineranno entro Maggio 2024, finanziati dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste. L’invaso servirà una superficie di circa 180 ettari in provincia di Terni, cui se ne aggiungeranno altri 120, grazie ad ulteriori interventi curati dal Consorzio di bonifica Tevere Nera.

“Gli impianti di distribuzione – sottolinea il Presidente dell’ente consortile, Massimo Manni – sono realizzati con i più moderni sistemi, che permettono di monitorare costantemente i flussi d’acqua, contabilizzarla e gestirla direttamente tramite app.”

“Nel nostro comprensorio – aggiunge la Direttrice del “Tevere Nera”, Carla Pagliari – la stagione irrigua chiude in positivo con oltre mille ettari serviti e dove si è registrato un aumento dei sistemi a goccia: un segnale significativo per l’efficientamento d’uso della risorsa idrica.”

Infine, a conferma di un trend climatico ormai acclarato in tutta Italia, il Consorzio di bonifica Valle del Liri, nel Lazio, ha comunicato il posticipo della chiusura della stagione irrigua a metà ottobre, prolungandola di due settimane alla luce delle condizioni meteorologiche ed agricole, che stanno caratterizzando il comprensorio irriguo di Cassino, in provincia di Viterbo: le piogge registrate fino a Giugno hanno ritardato significativamente la messa a dimora delle colture, che ad oggi non hanno ancora raggiunto la piena maturazione; l’attuale assenza di precipitazioni rende più critica la situazione.

“Per questo – conclude il Commissario Straordinario dell’ente consorziale viterbese, Sonia Ricci – dobbiamo continuare a garantire l’irrigazione, garantendo pieno supporto al territorio ed alla sua economia agricola.”