ANBI – “Mentre nell’Europa centro-settentrionale l’irrigazione riveste un ruolo molto modesto, in Italia l’apporto di acqua alle colture è un fattore della produzione assolutamente irrinunciabile per l’economia delle aziende agricole. L’irrigazione e le produzioni di qualità conseguite sono anche motore per la crescita economica e lo sviluppo dell’occupazione.” Lo dichiara Paolo Mannini, Direttore Generale del Consorzio C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo, intervenendo alla Conferenza Nazionale Acque Irrigue, in corso di svolgimento a Roma. “L’indispensabilità dell’irrigazione – prosegue Mannini – è cresciuta negli ultimi anni per effetto del cambiamento climatico, che ha provocato un incremento delle necessità d’acqua per le colture e quindi dei costi di produzione, proprio in coincidenza con l’aumento dei costi energetici per il sollevamento dell’acqua e con la riduzione pressoché generalizzata della remunerazione delle produzioni agricole. I Consorzi di bonifica ed il settore agricolo hanno saputo reagire a questa negativa congiuntura con una serie di importanti innovazioni tecnologiche e gestionali, che hanno portato ad un rapido ammodernamento e ad un incremento nell’efficienza nell’uso dell’acqua. Questo risultato è stato in gran parte conseguito con l’ammodernamento tecnologico e gestionale, ma anche mediante l’introduzione di metodi e sistemi irrigui efficienti nelle aziende agricole. Le ricerche, effettuate dal Consorzio C.E.R. in 50 anni di intensa attività sperimentale, hanno conseguito conoscenze agronomiche e tecnologiche, che hanno determinato innovative ricadute pratiche per il progresso dell’agricoltura irrigua. Di straordinaria importanza è risultato l’impiego delle acquisizioni accumulate nella messa a punto di Irrinet (1984), primo sistema esperto di informazione agli agricoltori, che l’ANBI ha poi adottato, migliorato e trasferito nel sistema nazionale IRRIFRAME. Oggi IRRIFRAME è il servizio di informazione irrigua di maggiore diffusione in Italia ed in Europa. L’informazione precisa e personalizzata sul momento ottimale di intervento irriguo e sul volume d’adacquata consente al Consorzio di fornire agli agricoltori, assieme all’acqua, anche i criteri per un suo uso razionale, economico ed efficiente. L’informazione raggiunge l’agricoltore mediante il web o direttamente sul suo telefonino con messaggi semplici e precisi. IRRIFRAME è attualmente adottato da 38 Consorzi di bonifica italiani su circa il 50% della superficie irrigabile nazionale; si stima che il risparmio idrico ottenuto sia di circa 100 milioni di metri cubi d’acqua all’anno, con l’obiettivo di raggiungere i 500 milioni nei prossimi anni. L’ultimo censimento agricoltura Istat ha mostrato che le aziende agricole, in pochi anni, hanno ridotto consistentemente l’uso del metodo irriguo per scorrimento, caratterizzato da una bassa efficienza dell’acqua, sostituendolo con i metodi tubati in pressione, come aspersione e microirrigazione, di elevata efficienza di applicazione alle colture. L’irrigazione a goccia è ormai impiegata su 422.000 ettari di superficie ed in alcune regioni, come la Puglia e la Basilicata, è il metodo irriguo più impiegato. Il complesso delle attività, che il nostro Paese ha realizzato per un uso sempre più razionale delle risorse idriche – conclude Mannini – appare oggi come quello più significativo dell’agricoltura europea.