Annata record per il Canale Emiliano Romagnolo: al 29 luglio i volumi di acqua derivata dal Po all’impianto del Palantone avevano raggiunto i 183,3 milioni di metri cubi contro i 126,9 del 2002 e i 106,3 del 2001. In 5 anni, rispetto al 1999, i volumi d’acqua sono quasi raddoppiati. E quest’anno, al termine della stagione irrigua, si andrà oltre i 250 milioni di mc, un livello mai raggiunto prima.
“Questi dati – dice Enrico Santini, presidente del Canale Emiliano Romagnolo – dimostrano l’enorme potenzialità del nostro sistema, che potrebbe arrivare ad erogare fino a 500 milioni di metri cubi d’acqua se solo si attuassero gli interventi da noi già progettati per un potenziamento dell’impianto con il posizionamento delle pompe circa un metro più in basso. Nell’anno più difficile, con una magra del Po eccezionale, il sistema Cer ha retto. Neppure per un giorno i nostri impianti hanno smesso di fornire acqua al nostro comprensorio, uno dei più grandi d’Italia, circa 330.000 ettari tra Bologna e la Romagna. E nel momento di crisi più acuta abbiamo anche sostenuto parte delle necessità idriche della provincia di Ferrara, quando per circa un mese l’impianto delle Pilastresi si è fermato”.
“L’acqua – conclude Santini – si conferma come una delle risorse più preziose per futuro della nostra regione. Con la creazione di Plurima, società mista con Romagna Acque per la commercializzazione dell’acqua grezza per usi industriali e ambientali, la Bonifica si apre a soggetti diversi e riesce a dare risposte nuove e positive in un quadro sempre più difficile e complesso”.