FONDI PNRR: SOTTOSCRITTO A PARMA IL PRIMO PROTOCOLLO DI LEGALITA’ FRA CONSORZIO DI BONIFICA E PREFETTURA. 

FRANCESCO VINCENZI Presidente ANBI “E’ QUESTO L’ESEMPIO DEL NOSTRO IMPEGNO PER LA BUONA SPESA PUBBLICA, CHIEDERE L’ACCELERAZIONE DEGLI ITER BUROCRATICI NON VUOL DIRE ABBASSARE LA GUARDIA CONTRO IL MALAFFARE”

Roma, 2 dicembre 2022 – Prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici, soprattutto in occasione dello stanziamento dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonché individuare misure di tutela dell’economia legale per salvaguardare la realizzazione di opere e servizi di interesse pubblico: sono le finalità con cui il Consorzio della bonifica Parmense ha stipulato un Protocollo di Legalità ad hoc con la Prefettura di Parma.

A firmare il documento, che è il primo in un percorso indicato dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) allo scopo di salvaguardare la  “buona” spesa pubblica nel solco della legalità, sono stati la Presidente dell’ente consortile, Francesca Mantelli ed il Prefetto di Parma, Antonio Lucio Garufi.

“E’ questa la prova provata del nostro impegno per il Paese, quando al contempo evidenziamo la necessità di creare un sistema, che contemperi esigenze di controllo democratico e velocità di spesa, riducendo le possibilità di inutili rallentamenti nei lavori pubblici – chiarisce Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI  – Nell’assoluto rispetto delle regole è infatti necessario rispondere tempestivamente ad una crisi climatica, che non conosce rallentamenti.”

“Per ciò – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – chiediamo l’istituzione di una procedura accelerata per le infrastrutture strategiche, tra cui devono rientrare a pieno titolo le opere idrauliche, indispensabili a garantire le condizioni di sviluppo per il territorio ed il made in Italy agroalimentare. E’ questa la strada da percorrere innanzitutto per ridurre i costi economici e di vite umane, che seguono ogni tragedia di origine naturale, ma anche per abbattere il ricorso a stati d’emergenza che, a fronte dell’urgenza d’intervento, scavalcano le consuete procedure di controllo.”

Nello specifico, il Protocollo siglato nella Reggia di Colorno prevede che, in caso di appalti di opere o lavori pubblici dal valore pari o superiore al milione di euro e per i subappalti di valore pari o superiore a 150.000 euro, il Consorzio della bonifica Parmense assuma l’obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto, di acquisire dalla Prefettura le informazioni antimafia, relative alle imprese interessate, fornendo tutti i dati relativi ai cantieri in oggetto.

L’ente consorziale si impegna inoltre a richiamare, nei bandi di gare per le imprese esecutrici, l’obbligo di osservare le disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro e tutela dei lavoratori in ambito contrattuale e sindacale.

“Un significativo impegno nel momento in cui i Consorzi di bonifica stanno intercettando numerosi finanziamenti legati al P.N.R.R. – ricorda la Presidente del Consorzio della bonifica Parmense, Francesca Mantelli – La stipula di questo Protocollo di Legalità intende tutelare da possibili tentativi di infiltrazioni mafiose, tutti gli attori che nei prossimi mesi saranno coinvolti in interventi legati a finanziamenti comunitari e nazionali.”

“Il Protocollo, dimostrazione tangibile dell’impegno del Consorzio di bonifica nel contrastare ogni forma di pervasione criminale – conclude il Prefetto di Parma, Antonio Garufi – vuole essere un esempio per tutte le componenti attive della società, affinché ciascuno  si renda interprete dell’affermazione di legalità in ogni contesto e contribuisca alla lotta alle infiltrazioni mafiose, condotta quotidianamente dalle Istituzioni.”