DI FRONTE AL RIPETERSI DI EVENTI ESTREMI POLITICA ED OPINIONE PUBBLICA NON POSSONO AVERE LA “MEMORIA DEL PESCE ROSSO” ANBI RILANCIA LA PREVENZIONE CIVILE FATTA DI CULTURA DEL RISCHIO E CENTINAIA DI INTERVENTI SUL TERRITORIO

Roma,  23 novembre 2022 – “Non  può bastare il previsto miglioramento meteorologico per far dimenticare le criticità idrogeologiche, registrate nelle scorse ore in  numerose regioni d’Italia, né può passare inosservata l’ormai ricorrente frequenza di violenti cicloni nell’area mediterranea”: ad evidenziarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue: “Il nostro Paese non solo è in balia dell’estremizzazione degli eventi atmosferici, passando in poche ore dalla siccità all’allarme alluvioni, ma è sempre più debole di fronte alla violenza  delle precipitazioni.”

 “E’ necessario affiancare, alla protezione civile, una politica di  prevenzione civile, fatta di interventi mirati ad incrementare la resilienza delle comunità, oggi impreparate anche nell’applicare elementari regole di prudenza di fronte ad evenienze finora sconosciute – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Oltre a ciò servono investimenti per adeguare la rete idraulica, consci che 1 euro speso in prevenzione, ne fa risparmiare 5 in danni. Non solo: i dati dimostrano come solo il 10% dei danni venga realmente ristorato dopo le dichiarazioni dello stato di calamità.”

Il Piano ANBI di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese prevede 858 progetti, perlopiù definitivi ed esecutivi, con un investimento di circa 4 miliardi e 339 milioni di euro, capaci di attivare oltre 21.000 posti di lavoro. Nello specifico: 729 interventi riguardano opere di manutenzione straordinaria su una rete idraulica, lunga circa 220.000 chilometri; 90 cantieri devono provvedere alla pulizia di altrettanti bacini, la cui capacità è ridotta del 10% a causa del progressivo interrimento; 16 progetti mirano al completamento di invasi incompiuti, mentre 23 sono i serbatoi da realizzare ex novo.

“Anche questo – conclude il Presidente di ANBI – è un patrimonio di piani velocemente cantierabili, che mettiamo a disposizione del Paese e del suo Governo, auspicando che si torni a stanziare adeguate risorse per interventi indispensabili a qualsiasi ipotesi di sviluppo. Dobbiamo difenderci dalla minaccia, trasformandola in risorsa, come dimostrato dai bacini colpiti dalle recenti piogge che, trattenute, hanno limitato i danni, creando riserve idriche, utili al territorio.”