TRA STORIA E FUTURO: I 130 ANNI DELLA BONIFICA BURANA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

All’interno del convegno è stata inaugurata la mostra di incisioni “La cultura delle acque mediopadane. Il Consorzio della Bonifica Burana nelle illustrazioni di Maurizio Boiani”. Tre anni di lavoro appassionato per la produzione di 78 opere che rappresentano un viaggio nella bellezza dei luoghi della bonifica.

Modena, 18 novembre 2022 – Si è tenuto oggi alla Camera di Commercio di Modena il convegno “LA BELLEZZA DEI TERRITORI A SERVIZIO DELLA QUALITÀ DELLA VITA E DELL’ECONOMIA. Le scelte di contrasto ai cambiamenti climatici al centro dello sviluppo sostenibile” per celebrare i 130 anni del Consorzio della Bonifica Burana. Un Ente che se ha fatto la storia del territorio, oggi ha un appuntamento altrettanto importante con il futuro che lo attende. Diversi complessi scenari si aprono oggi, alla luce delle tante sfide aperte.

Il Presidente del Consorzio della Bonifica Burana FRANCESCO VINCENZI, nel salutare e ringraziare tutti gli intervenuti, ha tracciato il quadro delle sfide del Consorzio per i prossimi anni: “Negli ultimi anni ci siamo trovati a dover fronteggiare delle criticità drammatiche con gli strumenti di cui ci hanno dotato i nostri predecessori che erano sì lungimiranti (hanno gettato le fondamenta per la gestione di un territorio prima invivibile), ma che non potevano prevedere una trasformazione tanto radicale. Gli attuali livelli di urbanizzazione, i cambiamenti meteoclimatici, lo sviluppo industriale ed agricolo delle nostre zone, l’importanza delle questioni ambientali, sono solo alcuni dei temi presenti sul tavolo oggi. Grazie alle risorse messe in campo da Next Generation UE, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resistenza (PNRR), dai Ministeri, dalle Regioni, dai tanti Enti coinvolti, il momento attuale rappresenta uno spartiacque tra l’eredità del passato e il futuro che stiamo costruendo a suon di progetti”. Concetto rafforzato dal Direttore Generale ANBI MASSIMO GARGANO: “Dobbiamo cambiare il modello di sviluppo e passare dalla logica del cemento ad una legge seria sulla diminuzione del consumo di suolo e sulla creazione di opere utili a raccogliere l’acqua quando c’è”.

“Il Direttore Generale del Consorzio Burana, l’Ing. CINALBERTO BERTOZZI, aggiunge: “I nostri grandi impianti idrovori nati nel secolo scorso, sebbene abbiano superato crisi profonde, hanno dovuto chinare il capo ai tanti, troppi cambiamenti (purtroppo spesso sfavorevoli) non più conciliabili con l’assetto di bonifica attuale. Operiamo in una pianura fragile, di natura alluvionale, e che oggi è dotata di una delle economie più avanzate d’Europa. Per limitare il rischio idraulico e affrontare quote di magra sempre più critiche, i nostri ingegneri idraulici hanno progettato nuovi impianti che si inseriranno nel nostro territorio innovando e potenziando il sistema idraulico attuale. Capofila dei nuovi impianti il Cavaliera, opera da oltre 70 milioni di euro in gestazione da tempo che vedrà finalmente la luce”. Le celebrazioni hanno visto la partecipazione di una nutrita presenza di autorità ed esponenti del mondo economico, politico e di Enti coinvolti nella gestione del territorio: l’Ing. Bertozzi ha portato subito l’attenzione sui temi cruciali della giornata sviluppati poi da esperti del settore.

È intervenuto il Presidente della Regione Emilia-Romagna STEFANO BONACCINI che ha rimarcato l’importanza di invasi e piano laghetti dove serve in Emilia-Romagna per contrastare la siccità e stabilizzare le produzioni, snellendo gli iter di approvazione: “44 prodotti DOP e IGP nella nostra Regione – record in Europa – ci dicono che l’acqua va garantita dove ce n’è sempre meno affinché si mantengano le nostre migliori produzioni e, al contempo, è assolutamente fondamentale garantire le migliori condizioni possibili per il futuro del nostro pianeta e per il futuro delle generazioni a venire. Negli stessi luoghi troppa o poca acqua portano inevitabilmente all’aggravamento dei contesti geopolitici. Occorrono procedure e iter burocratici più semplificati e snelli per ridurre al massimo i tempi tra la necessità dell’opera e il momento in cui si realizza. Oggi ci sono molte più risorse, soprattutto con il PNRR, e dobbiamo dimostrare cosa siamo in grado di fare. È necessario che il territorio si doti quanto prima di una rete invasi e laghetti in grado di contrastare la siccità progressiva stabilizzando le condizioni imprenditoriali per poter mantenere gli standard delle nostre produzioni”.

ALESSIO MAMMI, Assessore all’Agricoltura della Regione ER: ”Le bonifiche dimostrano che l’uomo non interviene sul territorio solo per distruggerlo, ma anche per valorizzarlo. Io le bonifiche le definisco “infrastruttura strategiche per il Paese”. Attenzione a contrapporre agricoltura e ambiente. In agricoltura l’acqua diventa cibo. E la bonifica si occupa anche di valorizzazione ambientale, vorrei che questo aspetto fosse più conosciuto. Bisogna aprire una nuova stagione di infrastrutture anche per l’acqua. L’acqua è vita. Impegnare risorse pubbliche e private per opere utili, reti efficienti, invasi per il territorio dove quell’acqua serve; dobbiamo stoccare la risorsa in invasi aziendali. Accelerando le tempistiche di approvazione rispetto al passato. Oltre a questo vanno incentivate le depurazioni dei reflui per avere maggiori quantità di risorsa disponibile. Si ottimizza quel che c’è già dove si può e si crea ciò che non c’è in modo intelligente, sostenibile, rispettoso, ma con una visione di medio/lungo periodo molto chiara. E i Consorzi hanno le competenze e le professionalità per contribuire all’ammodernamento del Paese”.

Sono intervenuti inoltre il meteorologo e climatologo Andrea Giuliacci, che ha presentato i dati che suffragano la crisi climatica in atto, lo storico Franco Cazzola – Già Università di Bologna – e lo storico e critico d’arte Marzio Dall’Acqua che hanno dato voce alla complessa e affascinante storia e alla bellezza del territorio.

La tavola rotonda tra Rita Nicolini Direttore Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, Massimo Gargano Direttore Generale ANBI e il Presidente Vincenzi, ha chiuso la giornata ribadendo la necessità di fare fronte comune alle crescenti complessità. E con un plauso unanime ad uno degli Enti che si è distinto in Italia per la quantità di progetti che sono stati ritenuti meritevoli di finanziamento.

Tra i presenti i ragazzi dell’Istituto Guarini di Modena, in particolare del G.A.R.A., acronimo di Gestione delle Acque e Risanamento Ambientale, indirizzo dedicato specificatamente alla gestione delle acque.

Ha moderato Ettore Tazzioli, giornalista, Direttore responsabile Trc.