Sarà completata entro il 2003 la costruzione del canale scolmatore Romita in comune di San Giovanni in Persiceto, una tangenziale idrica che darà maggior sicurezza idraulica all’abitato di San Giovanni, mettendolo al riparo dai rischi di esondazione dello scolo Romita per piene cinquantennali.
Questo progetto, del valore di 1,6 milioni €, fa parte di un più ampio programma di lavori che il Consorzio della bonifica Reno-Palata – operante su un comprensorio di pianura di 67.000 ettari tra le Province di Bologna (sinistra Reno) e Modena – ha in cantiere. Si tratta di lavori in appalto per un importo di circa € 4.360.000, di cui € 3.590.000 per l’adeguamento e la messa in sicurezza di infrastrutture di bonifica ed impianti idrovori e € 770.000 per la realizzazione di impianti irrigui in pressione ed interventi tecnico funzionali su impianti di sollevamento. Il finanziamento complessivo assentito dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la realizzazione di queste opere ammonta a circa € 7.367.000.
Il Consorzio sta poi ultimando la progettazione esecutiva di importanti progetti come il nuovo impianto idrovoro di Bagnetto in comune di Sala Bolognese e la perizia/studi per la nuova cassa di espansione del Collettore delle Acque Alte in comune di Crevalcore. Sul fronte irrigazione si stanno completando il rivestimento dell’adduttore del Canal Chiaro per la distribuzione delle acque del Canale Emiliano Romagnolo e la manutenzione straordinaria dello sbarramento Guazzaloca in comune di Crevalcore. Anche questi progetti (in fase di istruttoria) saranno finanziati con fondi della Regione Emilia-Romagna e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
“Questi interventi – dice il presidente del Consorzio Reno-Palata, Rodolfo Zambelli – testimoniano la volontà concreta del Consorzio di operare per la difesa della pianura bolognese dai rischi, sempre più frequenti, legati a fenomeni meteorologici improvvisi e imprevedibili per intensità”.
Restano anche le preoccupazioni in merito al deficit idrico della nostra pianura. “Anche qui – aggiunge Zambelli – il Consorzio ha messo in campo progetti tesi a completare, migliorare e razionalizzare l’attuale sistema idrico. Vogliamo incrementare le reti di distribuzione allo scopo di utilizzare l’acqua di superficie in modo più ampio di quanto avvenuto finora, sostituendo da un lato l’acqua pregiata sottratta alle falde freatiche, e offrendo – dall’altro – acqua alle zone caratterizzate da dotazione precaria come l’alta pianura a sud della via Emilia”. Su questo fronte il Reno Palata ha progettato a medio-lungo termine una serie di interventi per quasi 31 milioni di euro fra cui spicca la realizzazione di una condotta adduttrice in pressione per la distribuzione dell’acqua nell’Alta pianura bazzanese tra il Lavino e il Samoggia (comuni di Anzola, Bazzano, Crespellano, Zola, Bologna) del valore di 23 milioni di euro e un impianto per l’adduzione in pressione dell’acqua del CER nell’area di S.Agata Bolognese, Castelfranco Emilia e San Giovanni in Persiceto del valore di circa 4 milioni di euro.