Un numero maggiore di interventi sul territorio, un risparmio del 1,5% sul consueto contributo annuale rispetto al programmato aumento dell’ISTAT, grande attenzione ai costi di esercizio dell’ente e creazione di un sistema di comunicazione interna-esterna in grado di monitorare e rendere pubblica sui social l’attività quotidiana dei tecnici in tutta la provincia all’insegna della trasparenza. Il Consorzio di bonifica Parmense con questi imperativi di gestione ha tagliato il traguardo dell’approvazione unanime del proprio bilancio annuale con risultati importanti a dimostrazione di come, nonostante la congiuntura economica negativa e i danni gravi ed improvvisi scaturiti dai fenomeni climatici non certo prevedibili come frane e alluvioni, l’ente abbia provveduto a trovare le soluzioni più utili al territorio di competenza. All’interno degli interventi di manutenzione ordinaria che ammontano ad un valore complessivo di oltre quattro milioni di euro assume particolare rilevanza, per come è stato concepito e attuato in tempi rapidi, il progetto Difesa Attiva Appennino, un piano che da gennaio ad oggi ha portato il Consorzio ad intervenire in oltre 84 località montane in stretta collaborazione sinergica con i Comuni, le Comunità Montane e soprattutto le aziende agricole, veri presidi della difesa laddove si manifestano in anticipo le problematiche più gravi di dissesto e abbandono.
Nella Bassa numerosi sono stati i lavori a sostegno delle opere di risezionamento dei canali di bonifica (oltre 60 Km) che hanno mitigato le problematiche idrauliche di un territorio fragile. Per quanto concerne la quota di salvaguardia ambientale, ovvero la contribuenza, il consorzio vuole ringraziare pubblicamente la cittadinanza per come, già oggi, quasi la totalità dell’ammontare complessivo sia stato riscosso a dimostrazione della sensibilità della gente verso certi temi di interesse collettivo. Internalizzando poi il servizio di riscossione (senza Equitalia) e ottimizzando le spese per il personale il consorzio ha risparmiato quasi trecentomila euro rispetto all’anno precedente, denaro che sarà speso sul territorio. "Come lo scorso anno – ha commentato il direttore Berselli – tutte le voci del bilancio saranno presto consultabili sul sito dell’ente. Risparmiare su alcune voci di spesa incrementando gli interventi diretti in periodi di emergenza ambientale non è un compito agevole, quest’anno, con la collaborazione di tutto il personale e dei nostri portatori di interesse, ci siamo riusciti e già stiamo alacremente lavorando per il prossimo".
Proprio in questi giorni poi il presidente Luigi Spinazzi e il direttore generale Meuccio Berselli hanno incontrato a Roma il presidente dell’ANBI Massimo Gargano. "Dopo l’incontro a Tizzano con il nostro presidente nazionale – ha sottolineato Spinazzi – abbiamo voluto riprendere il filo della programmazione concernente gli interventi di monitoraggio del nostro Appennino. L’elevata criticità idrogeologica del Parmense non ci consente di dormire sonni tranquilli ed è fondamentale tenere alta la guardia sul tema della prevenzione. L ‘Anbi e i consorzi chiedono maggiori sinergie con gli altri enti e si aspettano l’approvazione del Piano Nazionale contro il Dissesto già ripetutamente portato all’attenzione del Governo".