REGGIO EMILIA E MODENA (19 novembre 2012) – Ci sono anche le realtà reggiana, modenese e mantovana colpite dal sisma tra le beneficiarie di parte dei 7,6 milioni di euro messi a disposizione dall’ordinanza 71 nei giorni scorsi dal Commissario delegato alla ricostruzione, Vasco Errani.
“Questa notizia conferma la grande attenzione della Regione Emilia-Romagna al problema del rischio idraulico indotto dal terremoto – commenta Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, che prosegue – debbo pertanto esprimere un plauso agli Uffici regionali ed al Presidente Errani, anche a nome dei nostri consorziati. Grazie a quest’ultimo stanziamento sono state complessivamente finanziate dalla Regione opere provvisionali per più di 1 milione e 600 mila euro”.
Con i quali cosa sarà possibile fare?
“Verrà completato il programma di interventi necessari alla messa in sicurezza degli impianti danneggiati. In particolare, quest’ultimo finanziamento, di 350.000 euro verrà destinato al parziale ripristino della funzionalità dell’idrovora di Mondine, dove contiamo di riuscire a far ripartire due delle cinque pompe che compongono l’impianto. Complessivamente il livello di sicurezza idraulica per tutelare la pubblica incolumità e gli immobili di questa vastissima area compresa tra Crostolo e Secchia risulta migliorato, anche se è ancora ben inferiore a quello che potevamo vantare prima del sisma. Abbiamo messo in sicurezza tutte le principali opere idrauliche danneggiate tra cui l’impianto idrovoro di San Siro e relativa Chiavica Emissaria (San Benedetto Po, Mantova), la Botte San Prospero (Moglia, Mantova), la Chiavica Gerra e la Chiavica Sfioratore (Moglia, Mantova)”.
Avete quindi operato anche su Mondine?
“Sì – risponde Zani – esprimo un plauso alle persone che vi hanno lavorato, operando per la messa in sicurezza della torretta crollata, che tutte le televisioni italiane hanno mostrato al mondo intero”.
L’ultima ondata di piena vi ha messo a dura prova. “La piena della scorsa settimana è stato un chiaro segnale – per fortuna limitato nel tempo – che con questi temi non si scherza e che non c’è tempo da perdere nel realizzare i primi interventi provvisionali, gli unici ad ora possibili”.
Da Bologna, infine, è arrivata la buona notizia dell’approvazione del Piano interregionale di emergenza del rischio idraulico, ad opera della Protezione civile, nelle zone colpite dal sisma che definisce precisi scenari di rischio e le conseguenti azioni da intraprendere in caso di emergenze idrauliche, ivi comprese, nei casi più gravi, le esondazioni controllate su terreni per scongiurare danni assai maggiori ai centri abitati e agli insediamenti industriali.
Ora i consorzi di bonifica attendono l’arrivo dei finanziamenti europei per la definitiva ricostruzione delle opere danneggiate.