Partendo dall’analisi del contesto attuale e prendendo spunto dal Programma nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico dell’ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche), si propone un confronto tra i principali attori del governo territoriale. L’obiettivo è costruire una proposta quadro specifica di gestione per le aree collinari e montane del Paese,nell’ambito del nuovo Piano nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2020. Nel luglio scorso, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha avanzato la sua proposta per rilanciare la crescita economica nazionale: "un piano di manutenzione straordinaria, di cura del territorio, una terapia contro il dissesto idrogeologico. I soldi – ha sottolineato – si trovano. Si diano gli incentivi giusti, soprattutto a chi ha cura della messa in sicurezza dell’ambiente".Il mondo agricolo dedica da sempre le proprie cure alla manutenzione puntuale delle aree rurali, soprattutto nelle zone collinari e montane fragili, offrendo alla collettività innumerevoli servizi ambientali non ancora del tutto compresi e valutati: dal presidio territoriale alla cura del reticolo idraulico minore, dal contenimento dell’abbandono al mantenimento dei paesaggi agrari. E’ possibile oggi una sintesi istituzionale e progettuale che coniughi l’esigenza ad una risposta operativa?A questa domanda vorremmo costruire insieme una risposta.

Programma

ore 11.00 introduce e modera Alessandra Furlani, direttore rivista TERRITORI

11.30 interventi

Massimo Gargano presidente Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni

Enrico Borghi presidente Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani e vicepresidente ANCI

Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, MIPAAF

M.Luisa Bargossi, dirigente servizio Sviluppo Rurale, Regione Emilia-Romagna

Gianluca Cristoni, presidente associazione Promoverde

12.30 esperienze Giovanni Tamburini, presidente Consorzio della Bonifica Renana

13.00 conclusioni Paolo De Castro,

presidente Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Parlamento Europeo

Segue lunch