PIACENZA – Il Presidente Fausto Zermani del Consorzio di bonifica di Piacenza, in merito alle intense e prolungate precipitazioni verificatesi in questi ultimi due giorni ha fatto presente come le opere di bonifica stanno svolgendo seppur al limite il loro compito consentendo di  contenere e allontanare le acque di pioggia non più assorbite dai terreni in quanto già saturi. Rammenta che lo sgrondo delle acque meteoriche nella canalizzazione artificiale, nei colatori naturali e nei torrenti della nostra provincia, ha determinato rilevanti portate di piena.

Per quanto riguarda il territorio di collina e pianura della Val Tidone, il Presidente sottolinea come il torrente Tidone, a valle dello sbarramento artificiale, stia beneficiando della regolazione delle portate erogate dalla Diga del Molato e fa presente che sulla base dei bollettini meteorologici trasmessi dalla Regione il Consorzio aveva provveduto nei giorni scorsi a diminuire il livello di invaso per consentire, in caso di forti precipitazioni, una maggiore laminazione delle piene. Sottolinea che alla diga del Molato nella giornata odierna e sino alle ore 17 la piovosità ha raggiunto circa 55 mm, che hanno determinato una portata in ingresso lago di circa 45 mc/sec a fronte di una portata erogata contenuta in circa 35 mc/sec. Alle ore 16 è stata raggiunta la quota di massima regolazione mentre mancano ancora pochi centimetri per raggiungere quella autorizzata per le piene. L’invaso ha raggiunto il volume di 7.500.000 di mc.

Più delicata si presenta la situazione in Val d’Arda, dove alla diga di Mignano la piovosità ha raggiunto 76 mm nelle ultime 30 ore con un picco di 20 mm dalle ore 13  alle ore 14 di oggi, mentre a valle, in alcuni comuni come ad esempio Villanova, si sono registrati quasi 100 mm di pioggia. Tale piovosità ha determinato una portata in ingresso lago di circa 190 mc/sec. a fronte di una portata erogata contenuta in 62 mc/sec. Alle ore 14 di oggi è stata raggiunta la quota di massima regolazione mentre, alle ore 16, mancavano ancora pochi centimetri per raggiungere la quota autorizzata per le piene. L’invaso ha raggiunto il volume di 11 milioni di mc. Il Presidente Zermani relativamente alla città di Piacenza e al territorio circostante fa presente che le pompe dell’impianto idrovoro Armalunga sono entrate in funzione già da due giorni, causa piena del fiume Po, mentre l’impianto idrovoro della Finarda, è entrato in funzione a pieno regime, con tutte le pompe, dalle 14.00 di oggi pomeriggio sollevando nel fiume Po una portata massima di circa 20 mc/sec.

 

Viene anche sottolineata l’azione di presidio del territorio svolta dalle altre opere di bonifica della città, ed in particolare dai  canali Diversivi di Ovest (canale della Fame) e di Est, che hanno convogliato le abbondanti acque meteoriche provenienti da monte e le hanno allontanate rispettivamente nel Trebbia e nel Nure.

“Quanto sta accadendo in queste ultime ore nel territorio piacentino – conclude il Presidente Zermani – si sta verificando su gran parte del territorio regionale e del centro-nord dell’intero Paese con gravi conseguenze e si conferma, ancora una volta,  la necessità di una politica volta alla prevenzione del rischio idrogeologico ed una migliore manutenzione delle opere idrauliche che presidiano il  territorio”.