Un accordo per ottimizzare le risorse idriche destinate all’irrigazione ed incentivare la ricerca, la sperimentazione, la formazione e la divulgazione sulle acque dell’Emilia occidentale. E’ l’oggetto dell’intesa firmata nei giorni scorsi tra il Consorzio Canale Emiliano-Romagnolo e il Consorzio di Bonifica Burana, Leo, Scoltenna, Panaro di Modena, unitamente alle omologhe strutture di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.
La Convenzione, firmata rispettivamente dai presidenti del Cer Giuliano Santini e del Burana Elio Molinari, stabilisce un innovativo coordinamento delle attività in tutta la parte occidentale della regione con l’obiettivo di ottenere un sensibile risparmio idrico attraverso l’attivazione di nuovi servizi agli agricoltori.
A carico del Cer è previsto un rafforzato impegno nell’attività di ricerca e sperimentazione sull’irrigazione e nella gestione dei nuovi servizi interattivi rivolti ai produttori: rispettivamente “Irrinet” per la decisione del miglior momento d’intervento irriguo e “Tecnirri” per la progettazione degli impianti irrigui aziendali; “A tali servizi – ha ricordato il direttore del Burana Gianni Chiarelli – a partire dalla prossima campagna irrigua gli agricoltori potranno direttamente accedere attraverso il sito web del consorzio”. Nel corso dell’anno 2003 è stato avviato il progetto sperimentale IRRISMS, gratuito, su un campione di aziende agricole ubicate sul comprensorio consortile. Il progetto consiste nel fornire informazioni irrigue direttamente sul cellulare dell’agricoltore riguardo le sue colture. Inoltre il Cer collaborerà coi singoli consorzi di bonifica per attività divulgative e promozionali sull’irrigazione e per l’aggiornamento dei tecnici.
Per parte sua il Burana e le altre strutture consortili dell’Emilia occidentale s’impegnano a supportare il Cer nell’individuazione dei temi di ricerca, nell’informazione agli associati dei nuovi servizi informatici, nella focalizzazione delle necessità di aggiornamento e formazione, nonché nell’organizzazione di attività divulgative.
Per coordinare tutte le iniziative è stata istituita una commissione paritetica ove raccogliere le rispettive esigenze.
E’ prevista una compartecipazione finanziaria per la realizzazione dei progetti condivisi, mentre la responsabilità tecnica e scientifica dell’attuazione delle attività di ricerca è assunta dal Cer.
I risultati della sperimentazione saranno posti a disposizione della Regione, che provvederà alla loro divulgazione