Più investimenti nella manutenzione delle opere (+4%), più risorse per la montagna (+10%); nuovi investimenti per 8 milioni di euro (2 in montagna) in opere idrauliche e irrigue per una maggior sicurezza idraulica del territorio e una rete irrigua più efficiente. Queste le linee guida del bilancio preventivo per il 2003 approvato dal consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica Bentivoglio-Enza, bilancio che nella parte corrente si attesta ad un valore di oltre 5 milioni e mezzo di Euro con un incremento nei confronti dell’anno precedente superiore ai 500.000 Euro pari ad un +10.8%. Tale incremento trova copertura in massima parte nell’aumentata base imponibile frutto di un efficace aggiornamento catastale, nell’uso di parte dell’avanzo gestionale degli esercizi precedenti e solo in minima parte nell’aumento della contribuenza consortile che è cresciuta di 30.000 euro, pari all’1%, ampiamente al di sotto dell’inflazione programmata.
“Questo bilancio – dice il Presidente del Consorzio Bentivoglio- Enza, Emilio Bertolini – segna un’ulteriore fase di espansione delle attività consortili, grazie a risorse finanziarie che provengono, in assoluta prevalenza, dalla stessa gestione consortile. Alla contribuenza si chiede infatti un apporto minimo, ben al di sotto del programmato costo della vita”.
Nella sua relazione Bertolini ha inoltre affermato come ormai nella provincia di Reggio Emilia i Consorzi di bonifica rappresentino sia sul versante del governo territoriale che sul versante produttivo una realtà viva e fortemente integrata nel generale tessuto sociale. “In particolare va segnalato – ha detto Bertolini – il forte legame di collaborazione che si è instaurato e consolidato nel tempo tra i Consorzi gli Enti istituzionali locali (Provincia, Comuni, Comunità montane) e le loro strutture tecniche, collaborazione che è riuscita a sviluppare un modello di sinergie politico-operative, oggi punto di riferimento per l’attuazione della nuova legge regionale sulla sicurezza territoriale”.
Quanto al progetto di legge regionale di riforma della bonifica e difesa del suolo Bertolini chiede di “partire dalle esperienze più avanzate per produrre una legge che sappia davvero creare quel sistema di sicurezza del territorio finalmente visto come condizione primaria allo sviluppo economico e sociale di ogni comunità. Per questo occorre operare sulla strada della semplificazione operativa e della chiarezza dei ruoli, estendendo a tutto il territorio le attività di manutenzione e prevenzione, convogliando su di esse le risorse finanziarie pubbliche e private disponibili, valorizzando appieno la caratteristica originale dei Consorzi di Bonifica rappresentata dall’indissolubile intreccio tra le esigenze della proprietà privata e l’interesse pubblico che la stessa proprietà all’interno della bonifica promuove”.