Roma, 24 marzo 2021 – “In Europa non si può avere un atteggiamento distratto verso provvedimenti, che penalizzano il nostro Paese: è stato così per la Direttiva Nitrati così come per la Direttiva Quadro Acque, da cui deriva la normativa sul Deflusso Ecologico, che rischia ora di compromettere il tipico habitat dei nostri territori. Non si può parlare di acqua un giorno all’anno, bisogna farlo tutti i giorni per creare una cultura, che impedisca gli errori del passato.” Ad indicarlo è Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI, intervenuto al webinar “Verso…Terrevolute 2022” organizzato proprio dall’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, presenti Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato, Filippo Gallinella e Gianpaolo Vallardi. A fargli eco è il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano: “Perché – si chiede – i pozzi abusivi vengono tollerati? È proprio questo genere di lassismo, che in Europa ci porta incontro alle infrazioni, che ogni anno costano decine di milioni al sistema Paese. Non possiamo uscire dall’emergenza Covid con un modello di sviluppo ancora fatto di cementificazione e condoni con pesanti conseguenze anche sull’assetto idrogeologico. Il futuro, soprattutto nel Sud, è legato alla valorizzazione del territorio e della sua agricoltura, che sempre più ha bisogno di acqua. Per questo, di fronte alla crisi climatica, sono necessari interventi infrastrutturali, mirati ad aumentare la capacità di resilienza delle comunità. Il Piano ANBI per l’Efficientamento della Rete Idraulica va in questo senso:  858 progetti ad iter avviato, capaci di garantire oltre 21.000 posti di lavoro con un investimento di circa 4 miliardi e 340 milioni di euro ed in grado di rispettare il cronoprogramma comunitario per concorrere a fare dell’Italia un Paese finalmente con i tempi europei.”