Aggiornamento sulla situazione irrigua della Romagna Occidentale. «In merito al Fosso Vecchio, anche noi siamo parte lesa», sottolinea il Presidente del Consorzio di bonifica

Lugo (RA), 31 luglio 2020 – «Della siccità che contraddistingue questo 2020 è già stato detto e scritto molto. Quello che ci preme ricordare, invece, è che l’impegno del Consorzio e di tutto il personale è massimo affinché il sistema irriguo del nostro territorio di competenza sia efficiente ed efficace per garantire il necessario apporto di acqua alla nostra agricoltura che, in situazioni come queste, avrebbe una drastica riduzione o addirittura un azzeramento della produzione, aggravando ulteriormente le difficoltà del comparto fra grandinate e gelate». Così Alberto Asioli, Presidente del Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale in occasione di un aggiornamento sull’andamento della stagione irrigua 2020. Una stagione lunghissima, perché iniziata già a febbraio in anticipo di alcuni mesi rispetto alla normale tabella di marcia e che, potenzialmente, si potrebbe protrarre anche oltre l’ordinario (di norma la stagione irrigua inizia a metà marzo e si conclude a fine ottobre).Per il territorio di pianura da inizio stagione sono già stati prelevati dal CER circa 40 milioni di metri cubi di acqua, ben il 34% in più rispetto allo scorso anno. Nel territorio collinare l’approvvigionamento è garantito dagli invasi irrigui interaziendali che, laddove realizzati, con la loro capacità complessiva di circa 2 milioni di metri cubi, sopperiscono all’impossibilità di derivare dai corsi d’acqua naturali a seguito del divieto diramato dagli organi regionali. Sono anche in corso lavori per aumentare tale capacità di un altro milione di metri cubi. Con riferimento alle registrazioni del pluviografo di Lugo, che fornisce una buona base dati per tutta la Romagna Occidentale sia per quanto riguarda la pianura sia la collina, in relazione ai periodi di interesse agronomico emerge che il valor medio della pioggia nel mese di giugno nel periodo 1993‐2020 è pari a 46,4 mm. Rispetto a tale media, la piovosità del solo giugno 2020 è stata di 34,2 mm, ossia solamente del 74%% del valore medio del medesimo periodo, calcolato sulla serie storica 1993‐2020. Situazione ancora peggiore per il valore medio di luglio nel periodo 1993‐2020, che si abbassa a 33,5 mm, mentre grazie ad alcuni fenomeni temporaleschi (accompagnati purtroppo però anche da grandine e forte vento) il valore di luglio 2020 è salito attestandosi sui 65,6 mm. Il valor medio della pioggia del periodo gennaio-luglio 1993‐2020 è pari a 315 mm. Rispetto a tale media, la piovosità del periodo gennaio-luglio 2020 è pari a 167 mm, ovvero solo il 53 % rispetto al valor medio della pioggia nel medesimo periodo, calcolato sempre sulla serie storica 1993‐2020. Conclude il Presidente Asioli: «Il Consorzio è al fianco di agricoltori, associazioni agricole ed enti che mantengono alta l’attenzione su tutte quelle che sono le questioni del mondo agricolo. La nostra mission è ovviamente rivolta al mantenimento di un ordinato assetto idraulico e alla gestione irrigua del territorio e su questi aspetti l’impegno di quest’anno è stato straordinario. Come nel caso del Fosso Vecchio (n.d.r. nel quale è stata riscontrata una scarsa qualità delle acque), dove abbiamo investito alcune decine di migliaia di euro per far fare a laboratori specializzati analisi delle acque e del materiale vegetale su circa 200 campioni prelevati da nostro personale adibito per l’occasione a questo lavoro (oltre al prelevamento dei campioni, anche per la gestione delle paratoie idrauliche per la regolazione delle acque ed invio di SMS informativi agli utenti irrigui). È doveroso precisare che, nell’affrontare queste problematiche, il Consorzio è sempre stato al fianco degli agricoltori con i quali condivide la condizione di parte lesa nella vicenda. Attendiamo, quindi, di conoscere gli esiti delle indagini per individuare cause e responsabili».

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