La consapevolezza della cittadinanza, in periodo di mutamenti climatici e possibili effetti negativi sui territori, assume un ruolo di primo piano come integrazione irrinunciabile al pari della capacità di intervento.

L’interesse per la resilienza è aumentato negli ultimi anni, come risposta ai crescenti danni e disagi conseguenti agli effetti degli eventi naturali sul territorio, sull’economia e sulla società che mettono alla prova la capacità di risposta non solo degli individui, ma anche delle istituzioni e dei territori. E’ necessario quindi che le istituzioni pubbliche assumano non solo il ruolo di proteggere le comunità e mitigare i danni degli eventi naturali, ma prima di tutto preparino i cittadini ad affrontare le avversità future nei nuovi scenari di cambiamento climatico e sostenibilità.

Innovation Camp “RISKILIENCE”

La Commissione europea ha scelto la proposta dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po per organizzare “RISKILIENCE,  Innovation Camp“, un campo di innovazione sul tema della sostenibilità ambientale e della resilienza sociale ai disastri naturali nell’ambito dell’iniziativa Science Meets Regions, con la quale il Centro comune di ricerca della (JRC) promuove un confronto su problematiche di natura ambientale, sociale, economica che richiedono una soluzione innovativa e sostenibile contando su un approccio tecnicamente e scientificamente fondato. I “campi dell’innovazione” sono un’approccio promosso dalla Commissione Europea per esplorare e stimolare risposte collaborative a sfide complesse attraverso un processo strutturato in più fasi, che ha come punto centrale il lavoro congiunto tra i vari attori portatori di competenze e conoscenze durante un incontro di due o più giorni.  Nell’Innovation Camp si sono costituiti  diversi gruppi di interesse che, in modo collaborativo e co-creativo fra tutti i partecipanti hanno formulato idee per rispondere alle quattro sfide proposte.


La soluzione finale è un prototipo sviluppato nel tempo. I responsabili delle sfide si sono impegnati a testare il prototipo completo elaborato e a trasferirlo poi alle politiche regionali. Gli indirizzi operativi per la gestione del sistema di allertamento per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini della protezione civile (DPCM 27/02/2004), devono essere aggiornati con azioni standardizzate di comunicazione del rischio e comunicazione d’emergenza. La comunicazione del rischio e della sua incertezza è parte integrante del processo di gestione del rischio in ogni sua fase: prima, durante e dopo il manifestarsi degli eventi stessi. Queste azioni prevedono l’utilizzo di strumenti di comunicazione digitale innovativi (campagne su piattaforma Facebook Ads, Google Ads, It Alert, gioco-App, RRSS – Risk and Resilience Support System) in base al momento dell’emergenza e ai target (cittadini o decisori – sindaci, responsabili sicurezza aziendali, ospedali, presidi). A queste si affiancano: attività di formazione sulla fase di prevenzione, laboratori e attività di comunicazione e informazione sul territorio, e l’utilizzo delle risorse documentali a disposizioni (archivi storici, testimonianze scritte, targhe di piena ecc… ) per meglio sistematizzare le informazioni a disposizione. Solo in questo modo è possibile supportare il decisore in tutte le fasi dell’emergenza, preparare e coinvolgere i cittadini e le comunità locali, attivare capacità di autoprotezione e diffondere la cultura del rischio.

Sintesi del progetto e Rapporto finale >>  https://www.riskilience.adbpo.gov.it/i-risultati/

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