Ferrara, 9 ottobre 2019 – Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ha superato i confini provinciali ed è stato premiato con il prestigioso riconoscimento ICID Register of World Heritage Irrigation Structures deciso durante il meeting internazionale a Bali dalla Commissione Internazionale per l’irrigazione e il drenaggio, composta da 63 comitati nazionali con la mission di stimolare la ricerca, l’innovazione e promozione dello sviluppo sostenibile dell’agricoltura irrigua, della gestione delle acque e della difesa del suolo e dell’ambiente. Per questo importante riconoscimento internazionale che in Italia è andato soltanto al Consorzio Est Ticino Villoresi per l’opera idraulica diga del Pamperduto, sono state scelte le strutture centenarie delle Prese di Migliaro e i Sifoni di Berra, per quella che fu la loro alta innovazione tecnologica, entrando a far parte del patrimonio mondiale per l’irrigazione ed ora candidabili anche come Siti Unesco. Ieri pomeriggio, è avvenuta la consegna a Roma, nella bella cornice di Sala Medici al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, alla quale sono intervenuti Mauro Monti, direttore generale del Consorzio di Bonifica e l’ingegnere Alessandro Bondesan, capo settore sistemi informativi territoriali che si è occupato della ricerca e assemblaggio della documentazione storica insieme alla dottoressa Barbara Guzzon.  “Un premio che dà ancor più valore alla storia e alla struttura del Consorzio che tra l’altro ha destato molto interesse da parte della International Commission on Irrigation and Drainage che potrebbe presto arrivare a conoscere la nostra realtà – dice Monti – hanno riconosciuto il valore ingegneristico e la valenza sociale di 2 nostri impianti irrigui centenari che probabilmente saranno candidabili ai Siti Unesco, massimo riconoscimento internazionale. I Sifoni di Berra sono dunque stati iscritti nel prestigioso registro per il loro eccezionale sistema di distribuzione irrigua delle acque che ha permesso lo sviluppo agricolo ed economico del territorio. Progettati nel 1905 per portare le acque dal Po verso i terreni, per quell’epoca furono un’opera ingegneristica eccezionale e innovativa che permise lo sviluppo delle attività agricole e rappresenta anche un passo importante dell’attuazione della politica di miglioramento ambientale. E nei nostri archivi, è stato anche ritrovato un raro filmato dell’inaugurazione del 1929 con Italo Balbo, che in quell’anno fu incaricato a Ministro della Regia Aeronautica. Le Prese di Migliaro, invece, sono chiaviche premiate per la raffinata illustrazione delle capacità tecniche e ingegneristiche italiane di costruire strutture di derivazione irrigua dell’acqua per lo sviluppo economico e raggiungere la sicurezza alimentare nella regione”

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Nella foto delal premiazione, da sinistra: il dott. Marco Arcieri (segretario generale Comitato nazionale italiano ICID e vicepresidente del comitato internazionale WHIS), l’ingegner Alessandro Bondesan (caposettore sistema informativi territoriali del Consorzio di Bonifica di Ferrara), l’ingegner Mauro Monti (Direttore Generale del Consorzio di Bonifica di Ferrara) e il dott. Piergiorgio Manciola (Presidente Ital-Icid)