ROMA – “In una fase di trasformazione organizzativa dello Stato, i Consorzi di bonifica si confermano anello di congiunzione fra i cittadini ed i livelli istituzionali nella logica del fare, che ne caratterizza l’operare in adesione al principio di sussidiarietà, che li contraddistingue”: a ribadirlo è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI – Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, in occasione della presentazione, a Fornovo Val di Taro, dei risultati prodotti in 4 anni dal Progetto Difesa Attiva Appennino, ideato dal Consorzio di bonifica Parmense.
“L’essenziale – ha continuato Vincenzi – è che, come in questo caso, tutta venga fatto con risultati misurabili concretamente e non con la logica dello spot: credo che l’attività dell’Unità di Missione contro il Dissesto, varata recentemente del Governo, vada proprio in questa direzione.” In questo modo anche l’agricoltura torna ad avere un ruolo non solo fondamentale, ma soprattutto riconosciuto nella gestione territoriale.
“E’ quindi indispensabile – ha concluso il Presidente ANBI – invertire la rotta degli ultimi 20 anni, fermando il consumo del suolo e rivivificando le zone montane, che oggi altresì rischiano lo spopolamento.”