La massiccia estrazione di gas metano tra gli anni ’50 e ’60 ha provocato un abbassamento anomalo del territorio del Delta del Po; questo fenomeno, unito al naturale bradisismo geologico del terreni deltizi, ha determinato in alcune zone valori medi di subsidenza di circa 2 metri con punte di 3-3,50 metri nell’arco di alcuni decenni. C’è poi la minaccia incombente di salinizzazione dovuta all’ingresso dell’acqua di mare nelle acque superficiali e di falda. La subsidenza inoltre aggrava i fenomeni di erosione delle coste, minaccia le difese idrauliche a mare e rende più problematico ed oneroso lo scolo meccanico delle acque sia dai comprensori bonificati che dalle zone umide costiere. Infine l’inquinamento. Partendo dalle grandi aree urbane e industriali della Pianura padana le acque del Po ‘scaricano’ sul Delta livelli di inquinamento e di eutrofizzazione delle acque superficiali che colpiscono le attività di acquacoltura della Sacca di Goro, minacciata di degrado, come pure le attività turistiche della fascia di Adriatico prospiciente.
Sono queste solo alcune delle emergenze ambientali che minacciano i comprensori del Delta del Po, cui si affianca la necessità di valorizzare questo straordinario territorio sviluppando un turismo eco-compatibile che affianchi e sostenga la crescita socioeconomica complessiva.
Per affrontare in modo organico la complessità di queste tematiche e per valutare progetti-pilota da gestire in maniera coordinata fra i diversi enti di bonifica operanti nei delta fluviali del Mediterraneo, si terrà un convegno internazionale e si costituirà il “FORUM DEI DELTA DEL MEDITERRANEO” nelle giornate del 14-15 marzo tra Rovigo e Ferrara: giovedì 14 al Museo della Bonifica di Cà Vendramin di Taglio di Po (Rovigo) e venerdì 15 marzo nello storico salone dell’Abbazia di Pomposa (Ferrara) con inizio entrambi i giorni alle ore 9.
Al Forum, organizzato dai Consorzi di bonifica del Delta del Po (1° Circondario Polesine di Ferrara, 2° Circondario Polesine di San Giorgio, Consorzio Delta Po Adige) parteciperanno i rappresentanti degli enti gestori della bonifica nei Delta del Guadalquivir, Ebro, Laguna de l’Albufera de Valencia (Spagna), Rodano (Francia), Nilo (Egitto), Danubio (Romania), Evros (Grecia) e, naturalmente, del Po.