Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia ha approvato nei giorni scorsi il bilancio consuntivo 2000, chiuso con un avanzo di amministrazione di oltre 426 milioni.
Si tratta di un risultato assai positivo, conseguito nonostante il rilevante aumento delle tariffe elettriche e l’intenso funzionamento degli impianti idrovori, conseguente all’andamento stagionale – ha commentato il presidente Gianfranco Poncemi – frutto di alcune importanti scelte di ordine tecnico e operativo operate sul finire del 1999.
L’esercizio 2000 è stato infatti caratterizzato da un radicale riassetto organizzativo e funzionale dell’attività del Consorzio, gestito in prima persona dalla Direzione, che già nell’esercizio 2000 ha fornito alcuni apprezzabili risultati sia in termini economici che di miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi erogati.
Nel dettaglio, la riorganizzazione ha interessato l’attività di manutenzione dei canali, con un forte aumento del ricorso all’appalto, che ha consentito tanto un notevole incremento della superficie interessata alle operazioni di diserbo e trinciatura della canalizzazione – passata da 12.000.000 a 20.000.000 di metri quadrati – quanto la dismissione di una parte del parco macchine del Consorzio (ormai obsoleto e ammortizzato) e la riduzione o il cambio di mansioni del personale addetto.
L’attività irrigua è stata interessata da due importanti novità. La prima riguarda le sottozone irrigue, riorganizzate in “comizi” gestiti da un unico operatore. E’ stato inoltre istituto il “Centro unico di prenotazione irrigua e segnalazione disservizi” gestito da un call center attraverso un apposito numero verde. Gli utenti irrigui hanno così avuto la possibilità di prenotare l’irrigazione direttamente da casa.
Le prenotazioni raccolte al numero verde sono state smistate, attraverso un’apposita rete intranet, alle case di guardia competenti. Ciò ha permesso di formare quotidianamente il programma di distribuzione del giorno successivo per ciascun comizio. Il call center ha provveduto anche a raccogliere i reclami e le segnalazioni di disservizio attivando tempestivamente il personale di campagna ed i tecnici per le adeguate risoluzioni. Ciò ha consentito di migliorare l’utilizzazione del personale ed il servizio all’utenza.
L’attività di bonifica montana è stata caratterizzata dalla costituzione nel corso del 2000, di un “Ufficio Consortile di Progettazione e Realizzazione opere pubbliche”, strumento di collaborazione tra gli enti pubblici previsto dalla legge Merloni, ispirato ai principi di efficienza, efficacia, economicità. Numerosi sono i Comuni e le Comunità Montane che vi hanno aderito, tanto che a fine 2000 risultano essere stati progettati 15 interventi per un importo complessivo di oltre 3 miliardi di Lire.
Nel 2000 è stata effettuata anche un’intensa attività di progettazione, con la messa in cantiere di interventi in concessione per un importo di oltre 17 miliardi, a cui si aggiungono interventi per conto di altri enti per in importo di 1 miliardo e 200 milioni.
Da rilevare inoltre l’avvio della progettazione delle opere finalizzate al miglioramento delle disponibilità irrigue nella zona di alta pianura, tradizionalmente deficitaria.
Altri positivi riscontri vengono dalla riduzione dei costi del personale rispetto al preventivo, nonostante gli aumenti dovuti all’entrata in vigore del nuovo contratto di lavoro, quantificabili in oltre 300 milioni.
Ulteriori informazioni potranno essere desunte consultando il sito internet www.bpms.re.it di recente radicalmente rinnovato dal Consorzio nella veste grafica e nei contenuti, da cui potrà essere visionato il consuntivo 2000, predisposto sulla base del nuovo modello di bilancio proposto dall’Unione Regionale che combina la contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale.