IL MISTERO “LAVARONE” IN VERSILIA: COMMISSIONATO UNO STUDIO E LANCIATO UN PERCORSO PARTECIPATO

Roma, 5 giugno 2019 – Da qualche tempo, le coste della Versilia sono intaccate dal  misterioso “lavarone”, sostanza organica, che periodicamente appare lungo il litorale. Per determinarne definitivamente cause e possibili soluzioni, il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord ha commissionato un apposito studio scientifico, lanciando al contempo un percorso partecipato per coinvolgere, in maniera collaborativa e coordinata, i Comuni della costa versiliese ed apuana (Vecchiano, Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Montignoso, Massa e Carrara) e le associazioni dei balneari del territorio. “Sulle emergenze legate al fenomeno del cosiddetto “lavarone”, da tempo si sente tutto ed il contrario di tutto; per questo, crediamo sia arrivato il momento di fare chiarezza sulle cause, basandosi su dati oggettivi e riscontrabili – afferma il Presidente dell’ente consortile, Ismaele Ridolfi – Vale, però, la pena di ricordare che l’ente consortile già contribuisce, in maniera importante, alla tutela dell’ambiente litoraneo: infatti, gli sgrigliatori degli impianti idrovori consorziali raccolgono, ogni anno, ben 13.000 quintali di rifiuti, evitando che finiscano in mare!” Il biologo, incaricato della ricerca, raccoglierà dati, attraverso prelievi e campionamenti, mettendo  in rete anche  gli studi già realizzati, nel tempo, dall’ente consortile e da altri soggetti competenti. Così, si potrà disporre di un importante quantitativo di informazioni, che sarà messo a disposizione della collettività:  cittadini e soggetti istituzionali. “La Toscana – commenta Marco Bottino, Presidente di ANBI Toscana – vuole essere in prima fila nel frequentare le buone sostenibili pratiche ambientali e quella del “lavarone” ne costituisce esempio.” “La strada intrapresa in Versilia – conclude Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è una scelta pragmatica nel segno della trasparenza della prassi scientifica, accompagnata da un percorso partecipato secondo il principio di sussidiarietà. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, vogliamo evidenziare che il coinvolgimento dei cittadini rappresenta non solo una buona pratica comune all’agire dei Consorzi di bonifica, ma soprattutto è una scelta indispensabile per garantire futuro al nostro Pianeta.”