FRANCESCO VINCENZI: “LA GESTIONE IDRAULICA ITALIANA  E’ MODELLO STUDIATO NEL MONDO E CONTRIBUISCE ALLO SVILUPPO DEI TERRITORI”

Roma, 24 maggio 2019 – L’ambizioso progetto “Marocco Verde 2030”, lanciato da re Muhammad VI, vede protagonista anche l’Italia attraverso il Consorzio di bonifica Veneto Orientale, che ha sottoscritto una convenzione di collaborazione con l’Agenzia del Bacino Idraulico Guir-Ziz-Rhèris, competente su tre regioni economiche (Meknès-Tafilalet, Oriental, Souss Massa Draa) e cinque province (Errachidia, Figuig, Tinghir,Midelt, Zagora): la notizia è emersa nel corso del Festival della Bonifica, svoltosi a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, dove era presente anche una rappresentanza del Paese africano. La partnership, fondata sullo scambio di esperienze, interesserà, tra l’altro, il modello di gestione idraulica del Consorzio di bonifica ed in generale degli enti idraulici del nostro Paese. Si sta  verificando l’utilità dei modelli italiani  per affrontare i problemi di gestione delle risorse idriche nella parte interna del Marocco, separata dal mare dalla catena montuosa dell’Atlante,  dove i grandi fiumi, paragonabili per portate  di piena al Piave o al Tagliamento, vanno a disperdersi nel deserto del Sahara.  Le aree interne ricevono precipitazioni medie di 400 millimetri di pioggia e vi sono in costruzione 6 delle 40 grandi dighe previste dal piano marocchino, nonchè una buona parte di altri 150 invasi minori.  La produzione agricola è attualmente limitata a palme, datteri di ottima qualità e frutta secca. “La produttività agricola, ma anche la tutela della qualità e salubrità alimentare sono obbiettivi, cui concorre l’attività dei Consorzi attraverso l’irrigazione – evidenzia  Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), presente al Festival della Bonifica. Per questo, valutare la funzione irrigua in meri termini di bilancio idrico, come puntano a fare alcuni indirizzi dell’Unione Europea, è riduttivo. Basti pensare che l’irrigazione restituisce non di rado acqua, all’ambiente, di qualità migliore da come viene prelevata.”  “Siamo orgogliosi – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – che l’esperienza della Bonifica italiana possa contribuire all’evoluzione economica del Marocco; non solo: l’esperienza maturata in Africa può avere utili ricadute per aumentare la resilienza dei territori italiani ai cambiamenti climatici. E’ un’ulteriore testimonianza della capacità di utili relazioni internazionali dei Consorzi e dell’attenzione con cui si guarda alla nostra esperienza.”