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Rimini, 8 maggio 2019 – “La disponibilità d’acqua è un elemento distintivo dell’agricoltura delle eccellenze made in Italy. Dobbiamo riuscire a condividere questa visione con gli altri Paesi, superando le logiche del settore primario continentale, oggi prevalenti Per questo abbiamo creato l’associazione Irrigants d’Europe con Francia, Spagna e Portogallo.” A sottolineare il tema è Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei  Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue, intervenuto all’incontro con i rappresentanti istituzionali, che ha inaugurato la presenza ANBI al salone Macfrut di Rimini. “Senza acqua non c’è competitività agricola sui mercati – gli fa eco Paolo De Castro, parlamentare europeo ed ex ministro all’agricoltura– Serve un’azione culturale, perché l’idea di irrigazione è diversa da Paese a Paese ed il primo obbiettivo deve essere la redazione di un documento comune fra i Paesi mediterranei.” Sulla stessa lunghezza d’onda è Ettore Prandini, presidente di Coldiretti: “Il comparto ortofrutticolo e l’agricoltura più in generale hanno bisogno di risorsa idrica di qualità. Dobbiamo attrezzarci per raccogliere una maggiore quantità di acqua piovana, creando nuovi bacini plurifunzionali.” Al proposito, Paola Gazzolo, assessore all’ambiente dell’Emilia Romagna, annuncia il prossimo avvio di una quarantina di cantieri per migliorare la rete irrigua e creare nuovi invasi nella regione: “Saranno attivati, infatti, circa 250 milioni in lavori, grazie alla capacità progettuale dei Consorzi di bonifica, che ormai da tempo hanno sposato la compatibilità fra esigenze agricole ed ambientali.” “Sono necessarie sinergie per migliorare le infrastrutture idriche sui territori a partire da una consapevolezza: l’agricoltura usa, non consuma l’acqua” aggiunge Massimiliano Pederzoli, presidente del Consorzio C.E.R. – Canale Emiliano Romagnolo. “I Consorzi di bonifica di irrigazione – conclude il Presidente di ANBI – sono impegnati in tre sfide: la realizzazione, nel più breve tempo possibile, degli interventi previsti dal Piano Irriguo Nazionale e dal Piano Nazionale Invasi; la costante innovazione per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche; l’impegno in Europa per affermare una nuova cultura dell’acqua.”

Al simposio sono intervenuti anche i presidenti di Confagricoltura e CIA dell’Emilia Romagna.