img_20181016_110212_resized_20181016_123000678Roma, 16 ottobre 2018 – <<Tutta l’energia  elettrica, prodotta dai Consorzi di bonifica, deriva da fonti rinnovabili, soprattutto dal mini-idroelettrico, grazie ad una rete di canali, lunga circa 200.000 chilometri; gli impianti idroelettrici, gestiti dagli enti consortili, sono 234 per una produzione annua di oltre 495 milioni di kilowattora.  L’acqua è una grande “batteria verde” a servizio del Paese e, di fronte ai cambiamenti climatici in atto, il futuro delle opere idrauliche sarà multifunzionale, contemperando diverse esigenze nel rispetto delle priorità, previste dalla legge, che dopo quello umano prevede l’uso agricolo.>>

Ad evidenziarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto all’odierno workshop nazionale, organizzato a Roma da Assoidroelettrica. <<Considerando gli obiettivi “green” del nostro Paese – prosegue il Presidente di ANBI – va sviluppata la produzione mini-idroelettrica, mantenendo gli incentivi per il settore. La valorizzazione del territorio è un asset fondamentale per il futuro economico dell’Italia e, per questo, servono scelte lungimiranti anche se non popolari, evitando però gli errori del passato.>>