BOLOGNA – Approfondire e confrontarsi sulle applicazioni concrete dei diversi regolamenti tecnico-scientifici che mutano nel tempo è pratica utile e virtuosa per avere la massima consapevolezza dei temi periodicamente trattati e soprattutto per comprendere le azioni utili da compiere nella quotidianità dei lavori del Consorzio. E’ per questa ragione che nei giorni scorsi i tecnici di tutti i Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna si sono riuniti all’interno del workshop operativo organizzato da ANBI ER e dal Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo. Il focus (al quale hanno preso parte una trentina di tecnici incaricati della gestione dei cantieri e degli espurghi su una rete complessiva di oltre 20mila km di canali) ha messo al centro del dibattito le nuove norme che disciplinano la gestione delle terre e rocce da scavo in relazione all’entrata in vigore del DPR n° 120 del 2017.

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Antonio Sangiorgi coordinatore di ANBI-ER ha introdotto l’incontro rimarcando “ l’importanza di una corretta gestione delle attività consortili con potenziale impatto ambientale, ricordando però che i limiti imposti dalle diverse norme che interessano le molteplici attività dei Consorzi devono essere strutturate in  modo da essere applicabili ed economicamente sostenibili per gli Enti che gestiscono acque e territorio”. Adriano Battilani (CER) “ ha presentato una analisi delle criticità residue ancora presenti al termine di un percorso più che decennale di promulgazione e riordino di norme in materia. Restano alcune importanti lacune da colmare, causate dalle peculiarità insite nelle attività di bonifica non compiutamente prese in carico dalla norma”. Alessandro Londrillo (KAIPO∑ consulting) ha illustrato dettagliatamente “ come gestire nella pratica quotidiana la gestione delle terre e rocce da scavo prodotte nei cantieri di bonifica”.

L’attiva partecipazione e la discussione sviluppatasi nel corso del seminario hanno messo in luce la necessità di dialogare con le Autorità per ottenere chiarimenti ed adattamenti che consentano ai Consorzi di operare nel rispetto della legge senza che si generino ingiustificati aggravi di costi per la contribuenza consortile.