Gestione consapevole della risorsa idrica, incontro delle imprese agricole a Mirandola. Grazie al Consorzio Agrario dell’Emilia: ANBI, CER ed altri esperti del settore hanno presentato le ultime frontiere tecnologiche del risparmio di acqua in agricoltura ad oltre 150 imprenditori del territorio

pastedgraphic-2Mirandola (Mo), 8 febbraio 2018 – Qual’è l’impianto irriguo più efficiente per il proprio appezzamento? Cosa è utile fare, alla luce delle ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle colture del nostro territorio, per incrementare le rese diminuendo i costi gestionali e impattando positivamente sulla realtà ambientale in cui si opera? Sono stati questi, tra gli altri, alcuni degli interrogativi a cui un nutrito gruppo di esperti, chiamati da Consorzio Agrario dell’Emilia, ANBI e Syngenta alla sala convegni del azienda agrituristica La Tomina (all’interno dell’oasi naturalistica di Mirandola) ha cercato di rispondere davanti ad un pubblico numeroso di oltre 150 imprenditori agricoli del comprensorio modenese. In Emilia Romagna i mutamenti climatici nell’ultimo periodo hanno determinato un aumento delle esigenze irrigue di circa del 30% e spesso le precipitazioni piovose cadono con una tempistica assai ridotta rispetto al passato: valori di riferimento che, uniti al progressivo aumento delle temperature globali, incidono pesantemente sul contesto agroambientale a cui si era storicamente abituati. Oggi occorre quindi performare il proprio lavoro in campo ottimizzando gli usi diretti della risorsa idrica attraverso un’irrigazione intelligente, consapevole e innovativa che tenga conto delle nuove frontiere della tecnologia e delle meccanizzazione. Su questo fronte il Consorzio Agrario dell’Emilia può contare su partners tecnici di livello internazionale e in quest’occasione mirandolese di divulgazione ha puntato su coloro che nel nostro paese stanno contribuendo in modo rilevante a modernizzare la gestione stessa dell’acqua a beneficio del territorio. Francesco Vincenzi, modenese, presidente nazionale di ANBI e del Consorzio di Bonifica locale di Burana è intervenuto portando all’attenzione dei presenti l’esperienza diretta maturata sia nel ruolo d’imprenditore agricolo sia nel governo della risorsa. Il presidente del CAE Antonio Ferro insieme al direttore generale Ivan Cremonini hanno ribadito alla sala la necessità di questi incontri periodici che consentono di approfondire tutto ciò che non è scontato e che può far guadagnare nel concreto miglioramenti tangibili grazie alle ultime scoperte scientifiche e di mercato. Rilevanti i contributi tecnici dei due esperti dei laboratori di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo Adriano Battilani e Gioele Chiari che hanno posto l’accento sull’utilizzo delle applicazioni digitali, satellitari gratuite in grado di migliorare le prestazioni consentendo un risparmio di acqua fino al 30% (Irrinet-Fertirri ecc). Approfondimento sull’impiego stagionale di risorsa anche sulle tipicità cerealicole e del pomodoro da industria alla vigilia dell’avvio della campagna.