Roma, 22 dicembre 2017 – Una produzione idroelettrica di oltre 495 milioni di kilowattora annui, fornita da 234 impianti gestiti dai Consorzi di bonifica ed irrigazione,  posizionati lungo un reticolo idraulico ed irriguo di circa 200.000 chilometri: è questa la consistenza sul territorio, confermata da ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) all’indomani della firma dell’ importante Protocollo d’Intesa  con Terna Rete Elettrica Nazionale e Coldiretti. “E’ la forza di questa realtà – commenta il Presidente di ANBI, Francesco Vincenzi – cresciuta negli anni a servizio dei consorziati, che ci ha permesso di sedere al tavolo con una grande realtà nazionale dell’energia per disegnare un futuro sviluppo del settore idroelettrico nel rispetto della priorità d’uso agricolo per la risorsa acqua. Gli eventuali utili continueranno ad essere destinati al territorio, ed a migliorare l’equilibrio economico dei Consorzi nell’interesse collettivo e nel rispetto del principio di sussidiarietà e di federalismo fiscale. D’altronde – prosegue il Presidente di ANBI – le moderne tecnologie, sviluppate anche dai Consorzi di bonifica, permettono di pensare al reticolo idraulico del Paese come ad un grande serbatoio di energia rinnovabile da produrre grazie ad importanti innovazioni tecnologiche oggi disponibili anche con minimi salti d’acqua. In questa prospettiva strategica, ANBI torna a sollecitare la conclusione dell’iter burocratico per consentire l’apertura dei cantieri previsti dal Piano Irriguo Nazionale, mirati all’efficientamento, ma anche all’ampliamento delle infrastrutture per l’irrigazione. Così – conclude Vincenzi – la multifunzionalità d’utilizzo della risorsa acqua sarà un valore aggiunto che, pur non risolutivo delle esigenze energetiche del Paese, concorrerà alla costruzione di quel nuovo modello di sviluppo da noi sostenuto e da realizzare attorno alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse.” In tale quadro vanno inseriti anche gli oltre 2 milioni di kilowattora annui prodotti dai 46 impianti fotovoltaici, gestiti dai Consorzi di bonifica e che ne fanno un significativo soggetto della “green economy” italiana come testimoniato ora anche dal Protocollo d’Intesa con Terna e Coldiretti.