Il Consorzio Burana si prepara all’inverno con le consuete operazioni di svaso dei canali: manovre complesse che permettono al territorio di non farsi trovare impreparato per le precipitazioni invernali. Tanto più dovendo convivere con cambi di clima sempre più repentini. Dopo la grande siccità estiva, stiamo affrontando un’altra stagione anomala: una nuova ondata di alta pressione e temperature in rialzo e superiori alla media del periodo.

Modena, 20 ottobre 2017 – Voce del verbo “svasare”: letteralmente “togliere dal vaso”. In gergo idraulico lo svaso dei canali si effettua a fine della campagna irrigua, per preparare il “vaso”, la rete dei canali di bonifica, ad accogliere le piogge. D’altra parte, si sa, dove c’è un corpo non ce ne sta un altro: ecco perché per accogliere piogge e neve tipici del periodo autunnale e invernale, le quote dei canali vanno portate al minimo. Il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi spiega: “Quando parliamo di minimo intendiamo una quota di acqua nei canali che consenta di accogliere le precipitazioni evitando allagamenti, o peggio ancora alluvioni pericolose per l’uomo e per le abitazioni, ma che sia al contempo volta a preservare la fauna ittica. Tutti gli aspetti green sono tra le priorità del nostro Ente che, sempre più, si trova a mediare tra interessi diversi, a volte contrapposti, tutti ugualmente tenuti in considerazione: obiettivi economici – che tutelino la nostra economia agricola e industriale -, di sicurezza – che salvaguardino l’uomo e il contesto in cui vive (case, esercizi commerciali, edifici pubblici, l’agorà e la polis, fulcro della vita da sempre) – ed ambientali. Perché siamo consapevoli del fatto che i canali di bonifica, diramando le acque nel territorio, rappresentano sempre più habitat di grande pregio ecologico-naturalistico, fonte di riparo e sostentamento per la fauna”. canale-di-derivazione-dal-po-alle-pilastresiTecnicamente, lo svaso dei canali si traduce in un iter di procedure volte allo spegnimento delle pompe idrovore che alimentano i canali di acqua a cui fa seguito la messa in atto delle manovre idrauliche che consentono il deflusso, in modo del tutto graduale, delle acque dai canali verso i fiumi, e da qui al mare. Il Burana fa sapere inoltre che è stata siglata la convenzione con l’Associazione Pesca e Attività Subacquee Sezione di Modena Onlus e l’Arcipesca Fisa Comitato Provinciale di Ferrara per la tutela dalla fauna ittica e dell’ecosistema acquatico: il Consorzio dà comunicazione preventiva dell’inizio delle operazioni di svaso e garantisce il rispetto dei tempi e delle modalità idonee a minimizzare l’impatto sulla conservazione del patrimonio ittico favorendone eventuale recupero e trasferimento dai canali di bonifica. Aggiunge il Direttore del Burana, l’Ing. Cinalberto Bertozzi: “Lo svaso dei canali rientra tra le manovre di prevenzione ordinaria messe in atto ogni anno dal nostro Ente; considerando che si è calcolato che la prevenzione costa 5 volte meno che riparare i danni, per lo stesso motivo promuoviamo opere di prevenzione straordinaria – come la creazione di nuove opere – accanto all’ordinaria. Svasare, per noi significa “svuotare un vaso” piuttosto complesso, in un territorio che è praticamente un catino formato da 2.500 chilometri di canali dotati di una duplice funzione, irrigua d’estate e di allontanamento delle acque di pioggia in inverno, con pendenza quasi nulla. Piano piano le acque sfruttando la minima gravità e tramite manovre delle decine di paratoie disseminate lungo i canali e i pompaggi delle idrovore vengono fatte defluire mantenendo la quota vitale minima per preservare la vita della fauna ittica”.