Un catasto di fine Settecento ricostruito in digitale per garantirne fruibilità e la massima diffusione presso esperti e studiosi. E’ il “Catasto Carafa”, compilato nel 1779 da esperti agrimensori che eseguirono la misurazione e la classificazione dei terreni tassabili dei tre comprensori del Polesine di Ferrara, di San Giorgio e della Transpadana veneta. Conservato presso gli archivi dei Consorzi di Bonifica di Ferrara 1’ e 2’ Circondario, è costituito da 92 registri che dettagliano, attraverso elenchi e cartografie minuziosamente ed abilmente disegnate, podesterie, guardie e ville del territorio ferrarese dell’epoca. Il “Catasto Carafa” consente di ricostruire l’economia del territorio con le caratteristiche produttive dei terreni e delle colture praticate; di studiare il tracciato delle vie di comunicazione, sia d’acqua che di terra, ed infine di comparare opere idrauliche presenti nel Settecento con quelle attuali.
I due Consorzi di bonifica ferraresi del 1° e 2° Circondario, allo scopo di preservare questa preziosa documentazione da danni irreparabili e di consentirne la più ampia diffusione, hanno deciso di digitalizzare l’intera documentazione, in loro possesso, del “Catasto Carafa”.
“Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara – dicono i presidenti dei due Consorzi, Dino Resca e Rodolfo Milanesi – le nostre amministrazioni hanno voluto preservare, curare e valorizzare un bene archivistico inestimabile, rendendolo agevolmente consultabile e fruibile al pubblico, evitando gli stress da consultazione degli originali cartacei, che già in parte stanno minando la conservazione del bene stesso”.
L’opera è stata presentata oggi nel corso di un incontro a Palazzo Magrini, sede operativa di Carife Spa, aperto dai saluti di Sergio Lenzi, Presidente Fondazione Carife, dei due presidenti Resca e Milanesi, e con gli interventi tecnico-scientifici di Rosaria Campioni, Soprintendente ai beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna; di Franco Cazzola, docente all’Università di Bologna; dell’archivista Patrizia Luciani e di Luca Favero della Gallo Pomi Group che ha realizzato la digitalizzazione.
I Consorzi di Bonifica 1° Circondario Polesine di San Giorgio e 2° Circondario Polesine di Ferrara provvedono alla gestione idraulica di circa 200.000 ettari della provincia di Ferrara. Si tratta di un territorio in gran parte sotto il livello del mare, che ha avuto una progressiva espansione, per effetto sia della diretta azione di prosciugamento delle aree paludose e vallive, sia dei successivi interventi tesi ad elevare il grado di sicurezza idraulica e della realizzazione di opere volte a valorizzare il suolo bonificato mediante lo sviluppo dell’irrigazione. I due Consorzi hanno una storia plurisecolare che si innesta nella continua e plurisecolare attività di salvaguardia del territorio della provincia di Ferrara.
La scelta della digitalizzazione del ‘Catasto Carafa’ si colloca nell’ambito delle iniziative assunte per divulgare e far conoscere l’attività di bonifica e l’importanza che la stessa riveste sia per gli aspetti civili e produttivi che per quelli storico culturali del territorio ferrarese.
L’opera è stata realizzata pertanto non solo per una platea ristretta di studiosi e archivisti, ma per tutti coloro che hanno la curiosità culturale di approfondire la storia socioeconomica del territorio ferrarese del Diciottesimo secolo. Il supporto informatico consente infatti sia ricerche specialistiche, mirate, veloci e precise, sia lo scorrimento delle pagine elettroniche come fossero i registri cartacei originali.