Modena, 14 maggio 2015 – Il Presidente del Consorzio Burana Francesco Vincenzi, spiega il perché di tanto interesse attorno al mondo della bonifica oggi: “una vetrina importante e prestigiosa come Expo ha acceso i riflettori su un tema con cui noi, con il nostro lavoro, ci confrontiamo quotidianamente. Senza il lavoro della bonifica, infatti, mancherebbe l’elemento primario per garantire quel nutrimento alle nostre terre ricche di eccellenze agricole conosciute in tutto il mondo: l’acqua. Le stesse grandi opere che intervengono per la difesa idraulica del territorio, nutrono la nostra agricoltura ottimizzandone l’uso attraverso strumenti sempre più innovativi, come Irriframe, che sta diventando modello da esportare oltreconfine. Nella partita della salvaguardia e della valorizzazione del territorio la bonifica c’è e sta assumendo un ruolo sempre più importante.”
Irriframe, lo ricordiamo, è un innovativo sistema che calcola il giusto apporto idrico per ogni coltura, rendendo ancora più efficiente il sistema agricolo all’insegna del risparmio idrico. Il sistema traccia e fornisce agli agricoltori i giusti bilanci idrici sulla base di decine di variabili che influenzano il corretto apporto d’acqua tra cui coltura, ora del giorno in cui si irriga, tipologia di terreno, ecc.
E se il tema di Expo è ripreso dallo slogan della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, “La terra nutre, l’uomo la divora”, accanto al nutrimento, non manca un occhio critico sull’uso che fa l’uomo del territorio in cui vive: “non deve mai essere un utilizzo speculativo, indiscriminato, le politiche urbanistiche devono tenere conto dell’irreversibilità di certe scelte nel consumo di suolo – aggiunge il direttore del Burana, l’Ing. Cinalberto Bertozzi. L’Italia è un paese fragile e il tema del dissesto idrogeologico è altrettanto importante per il mondo dei Consorzi: irrigazione e scolo sono le due anime del nostro reticolo idraulico e dei nostri impianti idrovori.”
La settimana della bonifica che va dal 16 al 24 maggio, sarà l’occasione per aprire le porte degli impianti idrovori, le cosiddette cattedrali dell’acqua: macchine complesse, al servizio del territorio per ‘nutrirlo’ e preservarlo dagli allagamenti quotidianamente, che spesso rappresentano capolavori architettonici inseriti in contesti ambientali di pregio, ma purtroppo di rado noti ai non addetti ai lavori. Ma non solo: passeggiate naturalistiche, mostre, laboratori e attività per bambini, accanto all’attesa biciclettata in bonifica “Straburana” del 17 maggio prossimo, per scoprire la dimensione capillare del reticolo idraulico, composto da chilometri di canali che valorizzano il nostro territorio.