Modena 26 marzo 2015 – Le insistenti precipitazioni cadute nelle ultime 24ore (che oscillano tra i 60 e 110 mm), soprattutto nella zona montana e pedecollinare, hanno causato contemporaneamente un massiccio fenomeno di disgelo con la conseguenza diretta di un ingrossamento imponente delle portate dei corsi di acqua naturali torrenti Baganza, Parma ed Enza in cui i canali del reticolo di bonifica, già colmi per le piogge cadute in pianura, non potevano sversare l’ulteriore e abbondante quantitativo di acque. Già da ieri pomeriggio tutti gli impianti idrovori del Consorzio di bonifica Parmense sono in funzione e stanno pompando ai massimi livelli di portata le acque per evitare ogni sorta di tracimazione o possibile allagamento. Per quanto concerne la città la zona maggiormente nevralgica per la messa in sicurezza è stata quella del comprensorio governato nei flussi dall’impianto Abbevveratoia tutt’ora in stato di allerta e ancora sotto monitoraggio durato tutta la notte.Per quanto riguarda invece la provincia, gli snodi cruciali in cui sono convogliate grandi portate di acqua, sono quelli della zona compresa tra S.Polo di Torrile e Colorno – in cui confluiscono i canali Fossetta Alta, Fossetta Bassa, Canale Naviglio e Limido – e Cavetto di Soragna e Cantonale Zibello per la zona ovest della provincia. Piccole tracimazioni in zone agricole si sono verificate tra Colorno e San Polo. Per ora nessuna registrata in zone urbane vicine al reticolo.