Piacenza, 13 novembre 2014 – La cassa d’espansione delle “Novate” ha avuto oggi un ruolo fondamentale per la messa in sicurezza di parte della città di Piacenza scongiurando il peggio. La quantità d’acqua caduta del tutto fuori dal comune e successivamente contenuta all’interno della cassa ha salvato dalla possibile esondazione il quartiere della Farnesiana.
L’eccesso di pioggia che ha messo in ginocchio anche la pianura oltre all’Appennino per ben quarantotto ore, raggiungendo l’intensità di circa 90 mm di precipitazioni cadute in poche ore tra la serata e la notte del 12 novembre, ha messo a dura prova la cassa d’espansione riempiendo fino al colmo le tre grandi vasche comunicanti che hanno una capienza massima complessiva di circa 100.000 metri cubi.
Non era mai successo dalla data del collaudo nel 2007 eseguito dal Consorzio di Bonifica di Piacenza che la cassa si riempisse in maniera così abbondante. La grande massa d’acqua ha prodotto solo alcune infiltrazioni dalla sponda che divide l’invaso stesso dalla tangenziale sud della città producendo una leggera infiltrazione allo svincolo di immissione nella tangenziale, che è stata precauzionalmente e temporaneamente chiusa al traffico. Il quartiere de La Farnesiana, grazie alla presenza ed alla tenuta dell’opera di sicurezza idraulica, non è invece stato toccato in alcun modo dall’evento.
Il nubifragio è stato fronteggiato da tutto il personale al completo del Consorzio che hanno presidiato il territorio giorno e notte tenendo in funzione al massimo livello notte e giorno gli impianti della Finarda, di Armalunga, Casino Boschi, Zerbio attivando tutte le pompe idrovore a disposizione per scaricare l’eccesso d’acqua e risolvere le criticità che si andavano presentando in diverse località in tutta la pianura piacentina.
In città, a monte dell’impianto idrovoro della Finarda, l’acqua ha raggiunto livelli confrontabili con l’alluvione dell’autunno 2000. La “Finarda” ha scaricato la cifra-record di oltre 500.000 metri cubi tra le ore 17 del 12 novembre (quando si sono attivate le pompe) e le ore 15 del 13 novembre. L’impianto di Armalunga si avvicina addirittura ad un milione di metri cubi. Nel basso piacentino negli ultimi tre giorni sono caduti 185 mm di pioggia, con la complicazione nelle zone del comune di Caorso (canale Scovalasino), Soarza di Villanova, Boschi di Gorile.
Il Consorzio è in continuo e costante contatto con l’unità di crisi presso la Prefettura di Piacenza e rimane in stato di allerta anche in vista di ulteriori eventi che possano verificarsi nei prossimi giorni fino all’attenuazione delle precipitazioni.