ROMA (16 luglio 2014) – “Candidiamo il sistema emiliano di bonifica a modello di sviluppo per la ripresa economica, grazie al Pil ‘buono’ capace di generare un valore complessivo (e occupazione) di almeno 900 milioni di euro. Un dato che scaturisce nel nostro comprensorio irriguo: senza irrigazione si perderebbero fino a 400 milioni di valore, laddove operano 15 mila aziende e oltre 30 mila addetti”. E’ quanto afferma Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nel fare il punto, a Roma, alla Conferenza nazionale acque irrigue per la crescita e il lavoro promossa dall’Anbi.
Dinnanzi alla domanda degli agricoltori ecco la risposta che, in queste ore, esprime piena funzionalità della rete irrigua tra Reggio Emilia e parte del modense: da marzo a settembre lungo 3.500 km di canali scorrono 215 milioni di metri cubi d’acqua. Che sostengono il meglio del made in Italy la produzione delle foraggiere per il Parmigiano Reggiano, i lambruschi reggiani e modenesi, l’ortofrutta, i cerali… Tutto questo significa occupazione ma, anche, un inestimabile valore ambientale, una attività non delocalizzabile, cresciuta negli ultimi 5 anni in controtendenza rispetto a un sistema in recessione”.
Un settore delicato “È necessario mirare ad un equilibrio sostenibile tra la domanda e l’offerta d’acqua, senza dimenticare le esigenze dei cittadini e degli ecosistemi naturali, da cui dipendono” ha affermato Francesco Puma, Segretario Generale Autorità di Bacino Fiume Po. Ma anche un settore che cresce “e con questa agricoltura sale l’economica del Paese secondo un nuovo modello di sviluppo, che abbia il territorio al proprio centro – ha affermato Massimo Gargano, presidente Anbi -. Qualche dato: il brand ‘made in Italy’ è il terzo al mondo per notorietà e quello agroalimentare ha segnato, nel 2013, un + 4,1% raggiungendo un giro d’affari di oltre 33 miliardi di euro; nei primi mesi del 2014, l’export delle Piccole Medie Imprese è anch’esso complessivamente cresciuto del 4,1%, ma il comparto agroalimentare segna una performance di + 5,6% con positive ricadute occupazionali a testimonianza della necessità di un modello di sviluppo originale del sistema Paese”.
Quale il costo del servizio per l’irrigazione tra Reggio e Modena? “Il costo complessivo dell’irrigazione per il nostro Consorzio ammonta a soli 7 milioni di euro all’anno – spiega Domenico Turazza, direttore del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. A questo si lega il tema dell’efficientamento di una rete che, in larga misura obsoleta, necessita di innovazione (col sistema Irriframe, che abbiamo adottato tra i primi in Italia) e per il quale abbiamo messo in campo in questi mesi l’ammodernamento della Pesa irrigua di Boretto (7.100.000 euro), l’ammodernamento della rete irrigua in sinistra Crostolo (5 milioni di euro), la sistemazione irrigua in destra Crostolo, canali III e IV (per complessivi 7.500.000 euro)”.
Non ultimo, quale il valore della occupazione creata dagli interventi complessivi della opere della bonifica già finanziati e in parte in corso di realizzazione nel 2014? “Complessivamente abbiamo avviato investimenti per circa 60 milioni di euro che si stima generino occupazione per 41.785 giornate pari, al lavoro annuo di 174 operai”.


Nella foto:
da sinistra il Presidente del consorzio Marino Zani e il Direttore Generale Domenico Turazza