770.00 euro, quasi un miliardo e mezzo delle vecchie lire. A tanto ammontano gli interventi previsti dal Consorzio di Burana nella parte montana del comprensorio finanziati dalla Regione nell’ambito della seconda fase del piano generale di interventi urgenti per il ripristino, la messa in sicurezza delle infrastrutture danneggiate e la riduzione del rischio idrogeologico (Ordinanza ministeriale 3192/2002).
Gli interventi, i cui cantieri si apriranno nel corso dei prossimi mesi, sono localizzati nei Comuni di Fiumalbo (sul Rio Pistone, località Roncopiano e sul torrente Motte, località Faidello di sotto), a Montese (fosso Scarafuia, località Castelluccio), a Pievepelago (rio Molino Crolla e fosso Persello, località S. Anna Pelago), Sestola (rio Vesale, località Madonna dei Pagliai).
Altri lavori di difesa idraulica e consolidamento pendici sono in corso sempre a Fiumalbo (torrente Motte, rio Ancillo), Sestola (ripristino viabilità Via San Biagio), Montecreto (fosso Casellacce), Lizzano in Belvedere (Fosso della Rovina), Montese (Fossi Campo del Gatto, Ontani e Frati), interventi di sistemazione e pulizia di corsi d’acqua sono invece in corso nei Comuni di Castel D’Aiano, Zocca, Maranello e Castelvetro .
L’attività del Consorzio di Burana nelle aree montane si conferma centrale nella lotta al dissesto idrogeologico che rende il territorio sempre più vulnerabile di fronte agli eventi naturali, come dimostrato ampiamente anche dalle emergenze dell’autunno 2000. In collaborazione con Comuni, Comunità montane, Servizio provinciale difesa del suolo, e anche su sollecitazione di privati cittadini, il Consorzio svolge una importantissima attività di vigilanza. Ma non solo. Con fondi propri o grazie a stanziamenti pubblici (regionali o statali) il Consorzio progetta ed esegue lavori di consolidamento delle pendici, contenimento e recupero delle frane, controllo del dilavamento e dell’erosione dei suoli attraverso costruzione di briglie, muri di difesa spondale, fosse drenanti.