Altri 8 chilometri di CER fino al Rubicone. Dal 1 luglio prossimo il Canale Emiliano Romagnolo metterà in attività un nuovo tronco, che va dal Pisciatello (località Macerone di Cesena) al Rubicone (località S.Angelo di Gatteo). L’asta principale del grande vettore irriguo che porta l’acqua del Po alla pianura bolognese e romagnola, e che l’anno scorso ha distribuito oltre 200 milioni di metri cubi d’acqua, raggiungerà così i 128 chilometri di lunghezza complessiva sui 133 previsti nel progetto originale. La prossima tappa (fine del 2003) sarà l’arrivo dell’acqua del CER in provincia di Rimini.
L’apertura del nuovo tronco fino al Rubicone viene commentata positivamente dal presidente del CER, prof. Enrico Santini: “I lavori affidati all’impresa Cmc di Ravenna nel 2000 per un importo di 4,3 milioni di euro (8,4 miliardi delle vecchie lire) sono stati ultimati con un anticipo di circa 3 mesi rispetto alla scadenza contrattuale, stabilita a fine settembre 2002. Essendo ora il momento di punta della campagna irrigua, questo ci consentirà di attivare immediatamente a titolo sperimentale l’intero nuovo tronco. Le acque del CER potranno così bagnare, con quasi un anno di anticipo, i nuovi territori attraversati dall’asta, ubicati nei comuni di Cesena, Cesenatico, Gatteo e Gambettola. E questo per aree della Romagna da sempre afflitte da un cronico deficit idrico mi sembra un risultato di grande rilievo”.
Una prima distribuzione della risorsa idrica in agricoltura sarà immediatamente possibile, a cura del Consorzio di bonifica Savio e Rubicone, competente per territorio, attraverso l’invaso dei canali di scolo attraversati dal CER. Lo stesso ente di bonifica ha comunque già predisposto anche per l’area fra Pisciatello e Rubicone un progetto preliminare di impianti di distribuzione plurima, sul modello di quelli già presentati dal CER, in collaborazione con i Consorzi dell’area romagnola e con Romagna Acque, al Ministero dell’Economia per l’accesso al fondo di 150 miliardi di lire stanziati sulla Legge finanziaria 2001.
La prossima tappa del CER è dal Rubicone all’Uso (località Donegaglia di Bellaria-Igea Marina), cinque chilometri di tracciato affidati nel 2000 all’impresa Ccc di Musile di Piave e che dovrebbero essere ultimati a fine 2003 rendendo così possibile l’arrivo dell’acqua del CER sul confine ovest della provincia di Rimini. Il problema adesso, dice il presidente Santini, è portare l’acqua del CER nel cuore della provincia di Rimini, dove i residenti pagano da 30 anni i contributi al CER senza averne mai visto l’acqua. “Forti anche dell’invito della Provincia di Rimini – dice Santini – a promuovere l’estensione del CER fino al bacino del fiume Conca, abbiamo già attivato un ufficio di progettazione composto da tecnici dei due Consorzi di bonifica (CER e Provincia di Rimini) col compito di produrre entro un anno il progetto preliminare del nuovo tronco Uso-Conca, budget previsto circa 50 milioni di euro (100 miliardi di lire)”.
“Una parte di questa somma, dai 20 ai 30 miliardi di lire- conclude Santini – potrebbe essere resa immediatamente disponibile dal Ministero delle politiche agricole, al quale è stata richiesta dal CER l’autorizzazione ad utilizzare le economie conseguite negli ultimi 10 anni di lavori di costruzione dell’asta. Il Ministero è d’accordo e, senza escludere l’erogazione di nuovi finanziamenti, ha intanto raccomandato al Consorzio di procedere alla progettazione per stralci funzionali, in modo che le risorse finanziarie già certe possano essere immediatamente tradotte in opere compiute e funzionanti”.